Quindi, oggi...

Che bufera sul Papa, figuraccia Elodie e Lollobrigida: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il treno fermato dal ministro, la lezione a Lilli Gruber e l'ufficio disabili

Che bufera sul Papa, figuraccia Elodie e Lollobrigida: quindi, oggi...

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Che bufera sul Papa, figuraccia Elodie e Lollobrigida: quindi, oggi...

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- Gran caos su Lollobrigida che ha fatto fermare un Frecciarossa per riuscire ad arrivare a Caivano all’inaugurazione del parco. Tutti ne chiedono le dimissioni. La domanda, banale, è: Lollobrigida aveva il diritto di far fermare quel treno? Sì o no? Trenitalia risponde: "La fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda”, ma soprattutto “non è un evento eccezionale e rientra nelle dinamiche dell'esercizio ferroviario”. Quindi, dove sarebbe lo scandalo? Il Fatto è giusto che riporti quanto successo, sia chiaro: è una notizia e il titolo ovviamente succulento. Ma chiedere le dimissioni per una cosa del genere mi pare un tantino esagerato.

- Bellissima lettera a Dagospia del collega Alberto Ciapparoni su Lilli Gruber e quel suo indignarsi se Giorgia Meloni le risponde via social alle sue critiche in diretta tv. “Vorrei ricordare - dice Ciapparoni - il silenzio assordante, quasi totale, che circondò l'allora presidente del Consiglio Conte, quando su Arcuri mi rispose provocatoriamente: 'Se ritiene di poter far meglio, la terrò presente'. Quindi, Meloni attenta alla libertà di stampa, Conte invece no…”. Il solito doppio standard: se è un politico amico a criticare un cronista avverso, tutto lecito; se invece osa farlo Meloni, apriti cielo. Quando i giornalisti impareranno a fare meno scenate vittimistiche allora vivremo in un posto migliore.

- Siamo un Paese meraviglioso. A Palermo l’ufficio disabili ha… l’ascensore guasto, da tre anni. Quindi deve visitarli in strada. Se è vero ciò che scrive la testimone a Repubblica, siamo alle comiche.

- Un ufficiale della Guardia di Finanza avrebbe chiesto ai militari di innaffiargli l’orticello personale, un prezioso lembo di terra in caserma protetto anche da telecamere per evitare i furti di ravanelli. Uno dei sottoposti si è risentito e ha denunciato il tutto ai superiori. Caro ufficiale, bastava chiedere. Sarei venuto volentieri a bagnarle le verdure.

- Tutti i media progressisti riportano e cavalcano la notizia della ragazza aggredita in Piazza alla Scala a Milano che si è salvata grazie al segnale anti violenza. Però sorvolano, almeno nel titolo, sul fatto che l'aggressore fosse un nordafricano senza fissa dimora, vero problema sociale con cui Milano non riesce a fare i conti.

- Bufera sul Papa. Bergoglio ha incontrato stamattina sia una delegazione di israeliani (parenti degli ostaggi a Gaza), sia una delegazione di palestinesi. Ed è riuscito nel magico intento di scontentare entrambi: i primi si lamentano perché non ha definito Hamas una organizzazione “terroristica”; i secondi giurano di averlo sentito definire “genocidio” i bombardamenti a Gaza, subito però smentiti da Parolin. Come la fa, sbaglia. Povero Francesco.

- Che mi combini, Elodie? Come riporta Mascheroni sul Giornale, quando la cantante ha dedicato un minuto di silenzio a Giulia Cecchettin, lei che tanto si spende a favore delle donne, si era forse dimenticata di rileggere i testi delle canzoni che intona con Sfera Ebbasta. Testi “misogini”, direbbero le Valeria Fonte di ogni ordine e grado. Roba patriarcale.

Da figura barbina.

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