Quindi, oggi...

Elly Schlein ha perso, Re Giorgio senza popolo e Sheva: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la nomina di Andriy Shevchenko, la corrente di Franceschini e Zelensky

Elly Schlein ha perso, Re Giorgio senza popolo e Sheva: quindi, oggi...

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Elly Schlein ha perso, Re Giorgio senza popolo e Sheva: quindi, oggi...

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- Volodymyr Zelensky ha nominato l'ex campione di calcio Andriy Shevchenko come suo consigliere indipendente. Sintomo che la sua popolarità sta un po’ scemando, forse più all’estero che in Patria, altrimenti non ne avrebbe avuto bisogno.

- Dario Franceschini e gli altri si preparano a varare una maxi-corrente a sostegno di Elly Schlein, un modo per rispondere all’altrettanto maxi corrente ideata da Stefano Bonaccini qualche settimana fa. Da questo punto di vista, la neo-segretario ha perso la sua battaglia contro correnti e correntine: il Pd si ringiovanisce nella leadership, ma non cambia. Non cambia mai: lotte intestine, guerre di potere, battaglie di retroguardia. E infatti i risultati si vedono.

- Non è un caso, peraltro, se il gradimento di Elly è calato dal 39% al 24% in pochi mesi. Il motivo sta nelle sue non scelte politiche: non dice davvero cosa vuol fare in Ucraina, non dice se il suo Pd è a favore o contro l'utero in affitto, sui migranti va alla deriva, sull'economia idee zero. L'unica battaglia che ha colto è quella sul salario minimo, prontamente smontata dal governo Meloni. Risultato: Schlein si ritrova alla guida di un partito senza avere né l'appoggio della maggioranza dei dirigenti (che hanno votato Bonaccini) né, ormai, quel presunto appoggio del "popolo" che all'inizio sembrava la sua forza. Non tira una buona aria.

- Il pregiudizio è tale che oggi Repubblica arrivare a chiedere ad un attore come si permettere di leggere un discorso di Silvio Berlusconi durante la commemorazione a Paestum. Come se fosse lesa maestà della fedeltà delle arti al dogma della sinistra. Come se attori e artisti dovessero tutti lodare il Pd e denigrare l’ex premier. Quest’intervista non ha ragione di esistere. E fa bene Giancarlo Giannini a mandare distintamente a quel paese il cronista.

- Pure Aldo Cazzullo sul Corriere riconosce quel che su questa rubrica avevamo segnalato giù ieri: ovvero che il funerale di Napolitano è stato uno strano funerale “senza bara, senza preti, senza popolo”. Esequie di un notabile, fatto per notabili.

- Ha detto Anna Finocchiaro: “Napolitano scelse il Pci perché (…) si mescolava con il popolo”.

A giudicare dai funerali senza popolo, poi la vita di Re Giorgio è andata diversamente.

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