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"Falsi moralisti. Anche nel Pd...". Lo sfogo della Pezzopane dopo l'amore finito

L'ex deputata Pd e Simone Coccia Colaiuta annunciano sui social la fine della loro relazione. Lei si sfoga: "Siamo stati scrutati per nove anni con ipocrisia giudicante". E chiama in causa pure i dem

"Falsi moralisti. Anche nel Pd...". Lo sfogo della Pezzopane dopo l'amore finito

La fine della loro relazione, durata nove anni, l'hanno comunicata attraverso i social network. Come fanno, al giorno d'oggi, molte altre coppie che si dicono addio. Ma Stefania Pezzopane e Simone Coccia Colaiuta non erano una coppia qualunque. Ex deputata Pd lei, ex spogliarellista, poi volto televisivo e ricercatore lui, i due erano finiti al centro di eccessive e talvolta irrispettose attenzioni per quella storia d'amore in cui molti - troppi - volevano ficcare il naso per fare del gossip spicciolo. "Abbiamo dovuto combattere contro le più ignobili cattiverie, gli ipocriti sguardi giudicanti, i falsi moralismi, i preconcetti, gli attacchi personali che venivano usati per farci del male", si sono sfogati loro in un post pubblicato in rete. Ma Pezzopane, in particolare, si è anche lamentata di una scarsa sensibilità avvertita nei propri confronti da parte di alcuni esponenti del suo partito.

"Falsi moralisti e attacchi politici". Lo sfogo dell'ex deputata Pd

"Siamo stati scrutati per 9 anni, con quella ipocrisia giudicante dei falsi moralisti, abbiamo subito attacchi personali che poi diventavano politici.​ Racconto una cosa che mi ha fatto molto soffrire. Ero candidata sindaca a L'Aquila, una missione praticamente impossibile, la destra alta nei sondaggi. Qualcuno nel Pd locale contrastava la mia corsa e mi invitò a lasciare Simone per finta, giusto il tempo della campagna elettorale, per poi riprendere il rapporto a giochi chiusi. Pazzesco ma indicativo di come subissimo continuamente pressioni", ha raccontato l'ex parlamentare dem (ora nella direzione del partito) a La Stampa. Pezzopane ha quindi denunciato l'interesse "morboso" avvertito in generale sulla propria vita privata e quella del suo ormai ex compagno.

"L'aggressione è stata feroce verso la mia figura politica e verso Simone, che per tutti questi anni era ancora tacciato per il toy boy. Entrambi già sposati e divorziati, entrambi con figli, ci siamo trovati per curiosità ed amore. Ci siamo amati tantissimo ed abbiamo combattuto in maniera sovrumana per essere liberi di amarci", ha aggiunto la dirigente Pd, svelando anche di aver subito le attenzioni di alcuni stalker e di essere stata addirittura minacciata di morte da uno di essi. "Poi la pandemia ha cambiato i nostri equilibri, i nostri interessi, le esigenze dei nostri figli. Non siamo più una coppia, ma tra noi c'è un grande affetto, la riconoscenza per quello che ci siamo dati, per la gioia e la libertà che abbiamo condiviso e che turbava i benpensanti che coltivano i loro interessi magari celandosi", ha aggiunto la donna.

Il commento sulla Meloni

"Abbiamo vissuto la nostra storia d’amore sempre con desiderio, coraggio, senza ipocrisie. E anche in questa decisione vogliamo essere leali, arditi, restituendo l’uno all’altra ogni spazio di libertà e di autonomia", hanno scritto Pezzopane e Coccia Colaiuta sui social, comunicando così il loro addio sentimentale. Sulle pagine della Stampa, oltre a confidare qualcosa di sé, l'ex parlamentare Pd si è anche concessa qualche riflessione più politica in senso lato, rispondendo a una domanda sul premier Meloni. "Quando è stata eletta le ho fatto gli auguri, lo smacco è stato terribile per noi donne della sinistra, femministe che non siamo mai riuscite ad avere né una premier né una Presidente della Repubblica. Forse è lo specchio della crisi della sinistra", ha osservato.

Al contempo, ha commentato così il proprio ingresso nella direzione dem del nuovo coroso guidato da Elly Schlein: "Sono molto felice di essere stata eletta in direzione nazionale e come sempre lavorerò al massimo per dare il meglio. Avere una donna tenace e volitiva, femminista e libera, è una spinta propulsiva.

Ma può non bastare, ora serve la politica".

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