Attualità

"Lascio l'università", la decisione di Crisanti dopo lo scontro con Zaia

Il microbiologo lascia l'università nella quale insegnava. "Non voglio mettere in imbarazzo l'ateneo in caso di responsabilità penali". Sullo sfondo, l'inchiesta sui tamponi rapidi in Veneto

"Lascio l'università", la decisione di Crisanti dopo lo scontro con Zaia

"A partire da oggi lascio l'Università di Padova". La decisione presa da Andrea Crisanti è di quelle irrevocabili. Il senatore Pd ha annunciato così di aver presentato le carte per formalizzare il suo addio all'ateneo padovano nel quale ricopriva il ruolo di docente ordinario di microbiologia. La scelta, ha spiegato il professore, è legata all'indagine sui tamponi rapidi della procura di Padova e alla diffusione di alcune intercettazioni telefoniche che lo riguardano. Senza voler entrare nel merito della vicenda, Crisanti ha aggiunto di volere "essere libero di prendere ogni decisione" che lo riguarda, visto anche che "vi sono molte intercettazioni che riguardano anche altri docenti dell'Università".

Crisanti e le tensioni con Zaia sul caso tamponi

"La decisione è dovuta al fatto che, se gli avvocati identificheranno delle responsabilità di carattere penale, sulle quali nel caso ho tutta l'intenzione di andare a fondo, non voglio mettere in imbarazzo l'ateneo che, fra le altre cose, si trova anche in una situazione di collaborazione istituzionale con la Regione Veneto", ha affermato il senatore all'Adnkronos, in riferimento alla vicenda.

Il caso che fa da cornice ai fatti è quello delle tensioni tra il governatore del Veneto Luca Zaia e lo stesso professore, il quale aveva presentato un esposto alla procura di Padova dal quale era poi scaturita un'inchiesta. Il microbiologo sosteneva che i test antigenici acquistati dal Veneto e da altre regioni fossero efficaci "solo" al 70% e non al 90, come invece sostenuto. La regione guidata da Zaia accusò lo scienziato di diffamazione per le critiche al sistema di prevenzione nel territorio. Da lì, il muro contro muro e la richiesta della procura di alcuni rinvii a giudizio sul caso tamponi (ma il gip non ha ancora deciso).

La decisione del microbiologo

"Nelle intercettazioni si fanno anche allusioni a nomi di docenti dell'università e quindi stiamo cercando di verificare se esistono anche coinvolgimenti di colleghi", ha aggiunto Crisanti, spiegando che sono queste le motivazioni del suo addio all'ateneo. "L'università di Padova, come ho già detto, intrattiene tutta una serie di rapporti istituzionali con la Regione ed è chiaro che, avendo io ricoperto una posizione così importante e avendo allo stesso tempo, in questo momento, anche una posizione di carattere politico, non voglio creare una situazione di imbarazzo all'università. Perciò lascio, probabilmente da oggi. La lettera è pronta, ho accennato la decisione al Rettore e adesso sto verificando tutti i dettagli", concluso il professore.

Le intercettazioni

Al centro del dibattito correlato alla vicenda, anche alcune dichiarazioni attribuite al governatore Luca Zaia in una telefonata intercettata, nella quale si parlerebbe di portare l'esperto "allo schianto". "Sono dichiarazioni di una gravità senza precedenti. Lo inseguo fino alla fine del mondo per inchiodarlo su qualsiasi responsabilità che ha nei miei confronti.

Questo regime di intimidazione in questa Regione deve finire", ha attaccato Crisanti.

Commenti