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Madonna di Trevignano: "Abusi segnalati", residenti in rivolta

Sono tante e diverse le contestazioni relative al caso della Madonna di Trevignano: la maggior parte, oltre all'indagine della procura, sono di tipo paesaggistico e legate alle regole del parco in cui ricadono statua e luogo di preghiera

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"

Perché la Madonna di Trevignano suscita tanto scalpore? C’è un’indagine, aperta dalla Procura di Civitavecchia per abuso della credulità popolare. C’è un’ordinanza comunale che ha chiesto la demolizione entro 90 giorni di ciò che è stato installato all’interno del terreno in cui ogni 3 del mese avverrebbero le apparizioni mariane. E Tar del Lazio e Consiglio di Stato affermano che lì è tutto abusivo tranne la recinzione, perché il terreno è registrato come paesaggio naturale agrario.

Gisella Cardia, la 53enne di origine siciliana che afferma di aver partecipato a fenomeni inspiegabili con la ragione, e il suo entourage hanno diramato un comunicato stampa, spiegando che sarebbe in atto una campagna denigratoria nei loro confronti. La portavoce di Gisella e il marito Gianni Cardia, Paola Felli, intervistata da “Chi l’ha visto?” avrebbe riferito che in realtà a una gran parte dei trevignanesi sarebbe sgradito il turismo indotto dalle apparizioni, aggiungendo che le panchine installate non sono fisse, mentre fissi sarebbero solo i pali che reggono un piccolo gazebo. Pare che in progetto ci sia un santuario: “È un messaggio della Madonna”, avrebbe chiarito Felli, sottolineando come a suo vedere si tratterebbe del volere divino.

Chi l’ha visto?” ha ascoltato le lamentele di due membri del Comitato per la legalità. “Perché alcuni cittadini che risiedono nel parco non possono fare nulla - ha domandato Elena Polidori - neppure tagliare un ramo di quercia oppure costruire un pollaio e invece la signora Gisella Cardia lì ha messo 61 panche, un altare in marmo, la moquette per terra dove non cresce più l’erba, una teca con una Madonna alta 2 metri quasi? È tutta una situazione paradossale rispetto al fatto che i cittadini trevignanesi vengono multati dalle guardie parco quando si trovano lì a fare la cicoria”.

A sottolineare le presunte violazioni è stata anche Rossella De Salvo: “Hanno seminato le panche invece dei ravanelli o del broccolo locale. Quindi praticamente sono apparse panche, sono apparsi lampioni con i pannelli solari e batterie d’accumulo e quant’altro, quindi il parco non ha controllato il motivo per cui hanno tirato su la recinzione, che è stata fatta tra l’altro con rete elettrosaldata inserita a terra”.

Da parte sua, l’ente Parco di Bracciano e Martignano avrebbe fatto le dovute segnalazioni, come ha raccontato il direttore Daniele Badaloni in una telefonata con una giornalista della trasmissione di Rai 3: “Io la mia ordinanza l’ho fatta nel 2021, dopo sono subentrati ulteriori abusi che ho segnalato alla procura e sono in attesa da parte della procura sul da farsi”.

Si attende anche il giudizio religioso, poiché la diocesi di Civita Castellana è al lavoro in tal senso. Don Giancarlo Palazzi, direttore dell’ufficio stampa della diocesi, ha spiegato a “Chi l’ha visto?”: “Adesso sta lavorando la commissione, tutto verrà reso noto attraverso comunicati stampa. Adesso non posso dare nessuna notizia perché non ho nemmeno io un’informazione sicura, certa”.

E si attende una nuova presunta apparizione per il 3 maggio prossimo.

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