Attualità

Con Pasqua arriva la truffa del cesto Ferrero: ecco a cosa fare attenzione

Con la scusa delle spese di spedizione, i truffatori riescono a ottenere i dati bancari della vittima di turno

Con Pasqua arriva la truffa del cesto Ferrero: ecco a cosa fare attenzione

Con l'avvicinarsi di Pasqua è tornata in auge una truffa online che già nel recente passato aveva mietuto più di qualche vittima: si tratta di quella del cesto di cioccolato della Ferrero, che ha ripreso a circolare con sempre maggiore frequenza sulle chat di WhatsApp. I truffatori di turno puntano pertanto ancora una volta sulla grande fama di un marchio per attirare nella propria rete ignare vittime a cui sottrarre codici, password e dati bancari.

In cosa consiste

Tutto parte con un messaggio in genere su WhatsApp, anche se tanti hanno riferito di avere ricevuto anche semplici sms o e-mail con un contenuto riconducibile alla stessa truffa del cesto di cioccolato Ferrero. Si tratta semplicemente di una promozione in apparenza riconducibile al celebre marchio, alla quale è associato un link che conduce la vittima su un portale realizzato in modo perfettamente sovrapponibile a quello originare dell'azienda italiana. Un lavoro di grande precisione quello realizzato dai truffatori, fatto ad hoc per convincere il proprio obiettivo di trovarsi realmente sul sito della Ferrero.

Sulla pagina web che si apre compare quindi un sondaggio da compilare: basterà completare il form, nel quale compaiono anche domande sui prodotti più famosi dell'azienda, per poter ricevere in regalo un cesto pieno di cioccolato e snack del celebre marchio. Ciò che dovrebbe far suonare un campanello d'allarme, anche se evidentemente ciò non accade a tutti coloro che si sono ritrovati sul sito-copia, è che al termine del sondaggio al consumatore vengono richiesti anche i dati bancari. E questo per il fatto che, si legge sul portale online, viene chiesto al partecipante all'iniziativa di versare un piccolo contributo per coprire i costi minori relativi alle spese di spedizione. La trappola è pronta, e dopo aver inserito i dati sensibili si fornisce al truffatore ogni chiave necessaria per accedere al conto corrente della vittima di turno.

Se ciò non bastasse, sul sito fasullo viene anche esplicitamente richiesto all'utente di far girare tra i suoi contatti il messaggio di promozione, creando così una sorta di catena di Sant'Antonio sempre più ampia, nella quale finiscono soprattutto gli internauti meno scafati. Coi dati bancari di cui entrano in possesso, i truffatori cercano di massimizzare i propri profitti sia effettuando dei costosi acquisti online che trasferendo somme ingenti di denaro verso conti correnti esteri.

Ferrero aveva già messo sull'avviso i propri clienti, ribadendo il fatto che ogni genere di iniziativa commerciale viene effettuata solo attraverso i canali tradizionali e non tramite messaggi WhatsApp o su e-mail, anche perché con questi ultimi mezzi sarebbe possibile raggiungere solo un numero ridotto di potenziali clienti.

Commenti