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La pioggia di soldi e il database sulle vaccinazioni: gli affari di Tony Blair

Nuovi finanziamenti milionari per il Tony Blair Istitute. La fondazione dell'ex leader laburista riceverà 49 milioni di dollari dal magnate di Oracle, in aggiunta ai 33 già versati per un database sulle vaccinazioni

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I progetti umanitari e d'ispirazione filantropica richiedono risorse, soprattutto economiche. Così, una nuova pioggia di donazioni milionarie è pronta a riversarsi nelle casse del Tony Blair Institute (Tbi) di Londra, l'oganismo no-profit creato alla fine del 2016 dall'ex premier britannico. Per il fu leader laburista, la guida del suddetto istituto è diventata un vero e proprio impegno a tempo pieno, tra viaggi, progetti e consulenze a peso d'oro dispensate e politici e governi. Un'attività che invece non sembra richiedere particolare fatica all'ex inquilino di Downing Street è quella di trovare importanti investitori interessati alle iniziative dell'istituto. Tra i principali finanziatori della fondazione, infatti, c'è ad esempio il magnate della tecnologia statunitense nonché fondatore di Oracle, Larry Ellison.

Il database per le vaccinazioni in Africa

Secondo quanto appreso e riportato dal Times, l'imprenditore statunitense, leader del settore tecnologico, si è impegnato a donare 49 milioni di dollari al Tony Blair Istitute per il futuro. Cifra che andrebbe ad aggiungersi a una donazione record stanziata - sempre secondo il quotidiano britannico - nel 2021. Stando agli ultimi bilanci, Ellison in quell'anno diventò il maggior finanziatore del Tbi: al Times risulta infatti che in quell'occasione il fondatore di Oracle, principale colosso mondiale del software coinvolto in passato pure in attività di successo in ambito velistico, abbia versato 33 milioni dollari. In base a quanto dichiarato, quei fondi erano destinati a finanziare una partnership per la creazione di un database sulle campagne di vaccinazioni realizzate in alcuni Paesi dell'Africa per febbre gialla, papillomavirus (HPV), poliomelite, morbillo.

Già nel 2020, il Tony Blair Institute e Oracle avevano comunicato attraverso i loro canali ufficiali di aver portato la tecnologia cloud in Africa per gestire i programmi di salute pubblica. "Oracle Health Management System crea una cartella clinica elettronica in un database cloud per ogni persona che viene vaccinata. Questo sistema altamente sicuro può essere rapidamente configurato per interagire con la tecnologia esistente in ciascun Paese e soddisfare i requisiti più severi di sovranità dei dati. I Paesi partecipanti avranno accesso e supporto per il sistema, gratuitamente, per i prossimi dieci anni", si leggeva in una nota della multinazionale guidata da Ellison. Lo stesso Blair aveva espresso la propria soddisfazione: "Questa è un'iniziativa immensamente eccitante e potenzialmente innovativa per la registrazione di informazioni su tutte le vaccinazioni e i trattamenti per le malattie nelle nazioni africane".

Il nuovo finanziamento milionario

Per il futuro, il magnate statunitense si è impegnato a donare ulteriori 49 milioni all'istituto dell'ex leader laburista per scopi al momento non precisati. Il Times, che ha approfondito l'argomento, non mette in discussione la legalità dell'operazione ma sottolinea come Oracle sia diventato un fornitore chiave di tecnologia per il governo di Sua Maestà in forza di un contratto firmato proprio negli anni in cui Blair era primo ministro. Tale contratto sarebbe poi stato ereditato dai successivi governi Tory per la gestione di servizi informatici di cloud usati ancora oggi dai computer dell'ufficio di gabinetto.

Tra progetti umanitari, affari e passione politica, qualcuno fa notare come l'ex leader laburista sia tutt'altro che distratto rispetto alle vicende politiche del Regno Unito, come dimostrano le sue aperture all'attuale esponente del partito Keir Starmer.

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