Attualità

"Ragazzo dell'Isola e talento visionario". Silvio Berlusconi nel Famedio di Milano

Il nome di Silvio Berlusconi è stato inciso nella pietra secolare della storia tra i grandi personaggi che hanno contribuito a dar lustro alla città di Milano

"Ragazzo dell'Isola e talento visionario". Silvio Berlusconi nel Famedio di Milano

Ascolta ora: ""Ragazzo dell'Isola e talento visionario". Silvio Berlusconi nel Famedio di Milano"

"Ragazzo dell'Isola e talento visionario". Silvio Berlusconi nel Famedio di Milano

00:00 / 00:00
100 %

Il nome di Silvio Berlusconi è stato iscritto nel Famedio di Milano tra i grandi protagonisti della storia della città. La cerimonia si è svolta questa mattina, giovedì 2 novembre, presso il Tempio della fama all'interno del cimitero monumentale della città. Maggioranza e opposizioni di Palazzo Marino sono state concordi nella scelta di inserire il Cavaliere nel Pantheon dei cittadini che hanno dato lustro a Milano. Berlusconi, che ha sempre rivendicato con orgoglio il suo essere milanese, fin dagli anni Sessanta ha contributo alla crescita economica della città e questo può essere considerato come un riconoscimento dovuto alla sua memoria.

Alla cerimonia erano presenti i familiari, tra i quali il fratello Paolo Berlusconi. "La meschinità e il rancore, che sono fonte di odio, non meritano. Mentre Silvio era un uomo generoso, buono giusto e soprattutto aveva dentro tanto amore", ha commentato suo fratello a margine della cerimonia, in risposta alle polemiche sull'iscrizione del Cavaliere. "È un onore per mio fratello e per la nostra famiglia essere ricordato in questo tempio. È un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che ha rappresentato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Un un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i Paesi del mondo", ha concluso. Poi, sollecitato dai cronisti, ha commentato anche le voci sui dissidi con il premier Meloni: "Noi apprezziamo Giorgia che sta operando benissimo. Credo che tutte le notizie apparse siano soltanto appigli per provare a mettere zizzania tra la nostra famiglia e questo governo"

Presenti anche gli amici di una vita, Fedele Confalonieri e Marcello dell'Utri. Al cimitero monumentale è arrivata anche una rappresentanza di Forza Italia, il partito da lui fondato nel 1994. Tra loro anche il senatore Adriano Galliani, suo amico di lunga data ed eletto pochi giorni fa tramite elezioni suppletive al seggio che fu proprio del Cavaliere. Presenti anche il capogruppo del partito al Senato, Licia Ronzulli, e il deputato azzurro Alessandro Cattaneo.

A tenere il discorso al cimitero monumentale è stato il presidente del Consiglio del Comune di Milano, Elena Buscemi. Nelle motivazioni che hanno portato all'inserimento del Cavaliere, si legge che "con l'iscrizione al Famedio la nostra città rende merito al ragazzo dell'Isola, all'imprenditore creatore di decine di migliaia di posti di lavoro", ma anche al "leader politico e al segno indelebile lasciato dal suo talento visionario, così come dalla sua personalità strabordante, tanto apprezzati quanto criticati, ma senza alcun dubbio cruciali nella storia recente di Milano e dell'Italia". La creazione di Milano2 prima, poi quella di Mediaset e di tutte le aziende satellite, hanno fatto di Berlusconi uno dei più importanti, se non il più importante, imprenditore milanese degli ultimi cinquant'anni.

Anche Beppe Sala è intervenuto sulle polemiche, dicendosi "dispiaciuto" per il dissenso, ma comunque difendendolo in quanto espressione di una parte dei cittadini: "È stata una persona molto apprezzata e molto criticata ma che rimane nella storia di Milano, questa è la veritá". Quindi, ha concluso: "Il Famedio raccoglie le figure che hanno lasciato un segno importante nella storia di Milano. Quindi, effettivamente l'iscrizione ci stia".

Qualcuno, con il solito approccio ideologico, ha provato a impedire l'iscrizione al Famedio di Silvio Berlusconi. Sono state 38mila quelle contrarie di una petizione indetta dai soliti noti della sinistra ma sono state migliaia anche quelle raccolte da il Giornale per la contro-petizione.

Alla fine, così come stabilito, il nome di Silvio Berlusconi è stato meritatamente scolpito tra i grandi milanesi che verranno ricordati nella storia d'Italia.

Commenti