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Saldi, scatta la corsa al risparmio: ecco le date Regione per Regione

Scatta la corsa a sconti e offerte. Ecco il calendario dei saldi invernali regione per regione e le regole per comprare in sicurezza

Saldi, inizia la corsa al risparmio: ecco le date Regione per Regione
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Trascorse le festività natalizie l'attenzione dei consumatori è tutta rivolta ai saldi invernali. La corsa agli sconti del 2023 scatta ufficialmente il 5 gennaio, ma in tre regioni la volata al risparmio sarà anticipata di qualche giorno: Sicilia, Basilicata (2 gennaio), Valle d'Aosta (3 gennaio). Se l'inizio degli sconti mette quasi tutti d'accordo, la durata delle promozioni, invece, varia da regione a regione mentre le linee guida rimangono fisse per tutti.

Il calendario dei saldi

I saldi invernali 2023 in Sicilia dureranno oltre due mesi (dal 2 gennaio al 15 marzo) mentre in Basilicata saranno in vigore dal 2 gennaio al 2 marzo. Anche la Valle d'Aosta anticiperà la data ufficiale di inizio degli sconti inaugurando la stagione il 3 gennaio che prolungherà la durata degli sconti fino al 31 marzo. Giovedì 5 gennaio si aggiungeranno anche tutte le altre regioni con promozioni che interesseranno tutta l'Italia da nord a sud. Abruzzo (fino al 5 marzo), Calabria (fino al 6 marzo), Campania (fino al 5 marzo), Emilia-Romagna (fino al 5 marzo), Friuli Venezia Giulia (fino al 31 marzo), Lazio (fino al 15 febbraio), Liguria (fino al 18 febbraio), Lombardia (fino al 5 marzo), Marche (fino al 1 marzo), Molise (fino al 5 marzo), Piemonte (fino al 5 marzo), Puglia (fino al 28 febbraio), Sardegna (fino al 5 marzo), Toscana (fino al 5 marzo), Umbria (fino al 5 marzo), Veneto (fino al 28 febbraio). Discorso a parte per i distretti di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina, Val Pusteria e Val Venosta, dove i saldi cominceranno il 7 gennaio e si protrarranno fino al 4 febbraio, mentre a Trento saranno i commercianti a decidere liberamente l'inizio e la fine degli sconti, che non dureranno però più di sessanta giorni.

Trasparenza degli sconti

La grande novità dei saldi 2023 è rappresentata dalla trasparenza sugli sconti praticati dai negozianti sui prodotti messi in saldo. I commercianti sono tenuti, pena multe e sanzioni, a esporre la merce indicando il vecchio prezzo, lo sconto applicato (in percentuale) e il nuovo prezzo in promozione. "L'introduzione del nuovo decreto legislativo consentirà ai consumatori di proteggersi da eventuali comportamenti sleali dei negozianti che gonfiano all'ultimo minuto i prezzi dei prodotti", assicurano da Federconsumatori Palermo e la norma sarà utile anche nel caso degli sconti online, dove è sempre più facile incappare in offerte fasulle.

Consigli e diritti del consumatore

Fare veri e propri affari in tempo di saldi è possibile se si seguono cinque regole, che secondo Federazione Moda Italia e Confcommercio tutelano gli acquirenti.

Prova indumenti: Non c'è alcun obbligo legislativo per i negozianti, che possono - a loro discrezione - fare provare o meno gli articoli in saldo.

Cambi: in caso di difetto o non conformità dell'indumento o dell'accessorio (scarpe, borse etc) acquistati, il cliente ha diritto di ottenere la sostituzione dell'articolo o la riparazione purché il compratore denunci il vizio entro i due mesi dalla data di scoperta del difetto. Il commerciante può anche decidere la restituzione del prezzo pagato. Sul reso generico, invece, la scelta è lasciata a discrezione del negoziante. È importante dunque chiedere in fase di pagamento i termini del reso.

Pagamenti: Confcommercio riferisce che le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e comunque tutti pagamenti alternativi (contanti e cashless).

Indicazione del prezzo: il negoziante è obbligato a esporre il prezzo normale di vendita, lo sconto applicato e il prezzo finale per la nuova regola della trasparenza.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale, segnalati con apposita cartellonistica e devono essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Le previsioni

Per sapere come andranno i saldi invernali 2023 si dovranno attendere i dati finali, ma secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori solo il 24% delle famiglie italiane farà acquisti ai saldi, cioè il 13% in meno rispetto al 2022. Si abbasserà anche la spesa media a famiglia (178,60 euro), con un calo del 3% rispetto ai saldi del gennaio 2022.

Per l'Ufficio Studi Confcommercio, invece, le previsioni sono più ottimistiche con una spesa media a famiglia di 300 euro, che porterà a un giro d'affari di quasi 5 miliardi di euro.

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