Attualità

"Polveri sottili calate del 45% in 10 anni, ma non basta". Il report di Snpa sullo smog

Lo smog in Italia registra confortanti trend in discesa ma non è stato fatto abbastanza: ecco la fotografia del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente e la deroga ottenuta per le regioni padane

Smog: "Polveri sottili calate del 45% in 10 anni, ma non basta". Il Report di Snpa

Ascolta ora: "Smog: "Polveri sottili calate del 45% in 10 anni, ma non basta". Il Report di Snpa"

Smog: "Polveri sottili calate del 45% in 10 anni, ma non basta". Il Report di Snpa

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Se è vero che negli ultimi 10 anni è migliorata notevolmente la qualità dell'aria soprattutto nelle grandi città del Nord che in questi giorni sono attanagliate dallo smog, il calo registrato non è ancora sufficiente: a dirlo è il Rapporto Ambiente stilato da Snpa (Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente) che ha fatto il punto della situazione nella presentazione di oggi che si è tenuta a Roma.

Cosa dice il Rapporto

Va un po' meglio per quanto riguarda le polveri più sottili, il particolato che ha minori dimensioni (Pm 2.5) mentre è ancora fuori da qualsiasi obiettivo il particolato più grosso indicato con il valore di Pm 10. Se tra il 2013 e il 2022 la concentrazione di Pm10 è scesa del 45% nelle stazioni analizzate con un trend annuo in costante calo del 2,1% in media, per quanto riguarda l’esposizione dei valori giornalieri da non oltrepassare si è ancora lontanissimi dal raggiungere l'obiettivo posto dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) "previsto dalla normativa su tutto il territorio nazionale" che "sembra piuttosto difficile: nel 2022 non è stato rispettato nel 20% dei casi", si legge sul report.

Come detto, però, va meglio per quanto riguarda la concentrazione del Pm 2.5 che si trova in "trend positivo" con un andamento decrescente negli ultimi 10 anno grazie "alla riduzione congiunta delle emissioni di particolato primario e dei principali precursori del secondario (ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ammoniaca e composti organici volatili)". Se questa è la buona notizia, quella cattiva è che in quasi tutte le stazioni di monitoraggio sul territorio nazionale il valore indicato dall'Oms è superato nel 99,7% dei casi dal momento che nelle nuove linee guida "è stato ridotto a 5 µg/m³".

Bene le rinnovabili, male i gas serra

Non tutto è da buttare, anzi: registrano un trend positivo contrassegnato dal bollino verde le voci sulle energie rinnovabili visto che la direzione intrapresa è quella auspicabile dal punto di vista ambientale, trend positivo anche per quanto riguarda l'agricoltura biologica con un trend crescente negli ultimi 32 anni, bene anche tutto ciò che riguarda la raccolta differenziata che viene eseguita nel 65% (dati del 2022) e bene anche la discesa dei rifiuti smaltiti in discarica che dal 63,1% del 2002 si è passati al 17,8% del 2022. Va male, invece, l'argomento sui gas serra che si sono ridotti del 20% rispetto al 1990 "ma la diminuzione non è sufficiente: pur superando l’obiettivo europeo fissato per il 2020, sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere i nuovi obiettivi al 2030 Dopo la battuta d’arresto dovuta al periodo pandemico, nel 2021 i gas serra hanno visto un incremento dell'8,5% rispetto all’anno precedente", si legge sul Report.

Quali sono gli obiettivi

A questo punto, rimane fondamentale ridurre smog e polveri sottili secondo le linee guida internazionali che vengono indicate dall'Oms. Nel frattempo è arrivato il plauso del capodelegazione di Fratelli d’Italia- Ecr al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, a margine della visita a “My plant and garden” in corso a Rho-Fiera. "Il governo è riuscito a ottenere una importante deroga di 10 anni per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria. Senza questa deroga, le conseguenze per le regioni del bacino padano avrebbero portato alla desertificazione agricola e industriale.

Una follia evitata grazie al lavoro del governo Meloni e delle regioni interessate, su cui dovremo continuare a lavorare dal 10 giugno in poi quando potremo finalmente far prevalere un approccio meno ideologico alla transizione ecologica, che dovrà tenere insieme la sostenibilità ambientale e la salute dei cittadini con la competitività delle nostre imprese".

Commenti