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"Un solo pilota". La decisione choc sugli aerei per tagliare i costi

La spending review allo studio delle compagnie aeree potrebbe incidere pesantemente sulla sicurezza dei passeggeri

"Un solo pilota". La decisione choc sugli aerei per tagliare i costi

Ancora provate dalle conseguenze connesse alle restrizioni imposte ai cittadini di tutto il mondo durante la pandemia, le compagnie aeree stanno cercando di attuare un massiccio taglio dei costi per restare a galla.

Proprio in previsione di una rigida spending review si inserisce la proposta ora al vaglio degli enti competenti, che prevede la presenza in cabina di un solo pilota anziché di due come accade oggi. Un metodo infallibile per contenere i costi ma non altrettanto per quanto concerne il fatto di garantire la sicurezza ai passeggeri a bordo. È l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea a manifestare le prime perplessità circa la soluzione proposta dalle principali compagnie. Oltre al fatto che a bordo resterebbe un unico uomo in grado di condurre in volo un aereo di linea, ciò comporterebbe anche un maggior quantitativo di stress a cui il pilota sarebbe soggetto. Ciò nonostante, il medesimo Ente ha aperto le porte anche a questa novità, inserita in una serie di modifiche da apportare alle norme vigenti entro il 2027: al momento è in corso una trattativa tra le parti per arrivare a individuare le soluzioni migliori da adottare.

I timori

Al momento 40 Paesi hanno già chiesto all'organismo delle Nazioni Unite che stabilisce gli standard dell'aviazione (vale a dire l'Icao) di provvedere a rendere sicuri i voli che partiranno con un unico pilota. Tra questi, ad esempio, la Germania, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda.

I timori di problemi di sicurezza connessi al taglio dei costi e del numero dei piloti restano e sono anche decisamente forti. Cosa accadrebbe infatti ai passeggeri nel caso in cui un pilota avesse un malore improvviso o risultasse impossibilitato in qualche modo ad assumere il controllo del volo? Per il momento c'è chi parla di un non ben specificato sistema di conduzione da remoto che dovrebbe sostituire nel suo ruolo il secondo pilota. Ma ciò sarebbe davvero sufficiente a garantire la piena sicurezza dei passeggeri?

Cambio repentino di condizioni in volo

Per citare uno degli esempi più eclatanti di cambio di condizioni in volo, Il Sole 24 Ore ricorda il caso dell'Air France 447, decollato da Rio de Janeiro e diretto a Parigi il 1° giugno del 2009. Un viaggio abbastanza tranquillo, tanto che il capitano aveva affidato il controllo del velivolo ai due copiloti. Mentre l'aereo sorvolava l'Atlantico si verificarono i primi problemi, con l'equipaggio che, forse a causa del congelamento dei tubi rivelatori, iniziò a ricevere dati di volo errati. Nel momento in cui, pochi secondi dopo, il capitano giunse in cabina per cercare di porre rimedio alla situazione, oramai non c'era già più nulla da fare. L'aereo entrò in stallo e precipitò in mare dopo soli 3 minuti: furono 228 le vittime.

Proprio il fatto che le condizioni di volo possano modificarsi in modo così rapido e imprevedibile è il problema alla base dei dubbi che sorgono tra i passeggeri di tutto il mondo.

Avere un solo uomo alla cloche, con gli imprevisti che possono verificarsi, ridurrebbe inesorabilmente i livelli di sicurezza.

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