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Nissan Leaf 2023: test drive, pregi e difetti del crossover 100% elettrico da città

Infallibile in città, comoda, confortevole e ricca di optional ma con qualche limite se vi è richiesto di viaggiare molto per lavoro

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Nissan Leaf è stato il primo modello 100% elettrico della casa giapponese, prima interpretazione della mobilità a zero emissioni fin dal 2010. Siamo oggi arrivati al restyling della seconda generazione (2017), più volte oggetto di aggiornamenti in attesa del nuovo modello che potrebbe arrivare nel corso del prossimo anno. Un concetto di auto apprezzato fin da subito, una via di mezzo tra una berlina due volumi, una crossover e un ex monovolume, specializzato nella vita in città grazie ad un set up dell’assetto estremamente confortevole e un mix di fattori che la rendono la compagna di viaggio perfetta all’interno delle metropoli. Abbiamo avuto modo di provare la versione Tekna, la più accessoriata, con batteria da 62 kWh, che promette fino a 385 km in ciclo WLTP ad un prezzo di 45.800 euro, esclusi ecoincentivi.

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Design, dimensioni e piattaforma

L’esterno di nuova Nissan Leaf non stravolge le forme dell’ultima generazione, caratterizzata per linee più taglienti e ricercate. Spicca la rivista calandra, ora di colore scuro e ad effetto semi trasparente, all’interno della quale si intravede un nuovo motivo che ne impreziosisce il look. Sparisce la “V” cromata e ora la modanatura nera si integra con i gruppi ottici full-led adattivi, capaci di un’ottima illuminazione in tutte le condizioni, con abbaglianti automatici. Nella zona inferiore si apprezza il paraurti più sagomato e aerodinamico. Lateralmente spuntano i nuovi cerchi in lega con finitura diamantata e brunita da 17 pollici, con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento. Dalla vista posteriore si apprezza invece il nuovo fascione nero lucido che congiunge i gruppi ottici, sempre con la tipica forma ad “L” e il tetto nero a contrasto che sembra quasi appoggiato sul corpo vettura. Con questo allestimento Tekna non mancano le telecamere perimetrali – dall’ottima qualità – i sensori di parcheggio, l’accesso a bordo keyless, pacchetto ADAS ProPilot di livello 2 e tanti altri accessori.

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Le dimensioni non variano rispetto al passato, sempre 4,49 m di lunghezza per 1,79 m di larghezza e 1,54 m di altezza. E’ sempre costruita a partire dalla piattaforma della prima generazione, rivista sotto molteplici aspetti, tra cui la presenza di sospensioni MacPherson all’anteriore, multi-link al posteriore e maggiori elementi strutturali per migliorare le performance dinamiche e il comfort. Singolare il peso, di “soli” 1.756 kg in ordine di marcia, un valore piuttosto contenuto se si considera la sua natura elettrica, la batteria da 62 kWh e le dimensioni non proprio compatte dell’auto.

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Interni, materiali e tecnologia

L’abitacolo di Nissan Leaf appare quasi invariato rispetto a quello già noto per la seconda generazione. Crescono però gli accessori disponibili e si respira sempre tanta aria di semplicità e concretezza. Tutto è dove deve essere, facile da raggiungere e con tanta ergonomia data dai molteplici tasti fisici presenti su tutta la plancia. Migliorano anche i materiali, con plastica morbida, pelle e assemblaggi solidi ovunque arrivino le mani, confermati anche dall’assenza di vibrazioni durante la marcia. Nella zona centrale si trovano tutti comandi fisici per la gestione del clima, del riscaldamento dei sedili e, più in basso, la cloche per la selezione della marcia. Si percepisce un approccio leggermente datato al design degli interni, tuttavia mi sento di apprezzarlo per l’estrema facilità di utilizzo di tutte le funzioni. Al centro del cruscotto appare il sistema multimediale Nissan Connect con un display da 8”, con disponibilità di connessione per dispositivi Apple e Android e semplice da utilizzare. Non è all’ultimo grido per ciò che riguarda grafica e interfaccia, ma svolge comunque benissimo il proprio lavoro, grazie anche all’ottimo impianto audio marchiato Bose.

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Di fronte al conducente si presenta un bel volante multifunzione, con la quantità giusta di tasti fisici e, attraverso questo, si intravede la strumentazione ibrida di bordo: vi è un indicatore circolare a lancette per la velocità, mentre a sinistra si presenta un display a colori da circa 6 pollici da cui controllare tutte le funzionalità dell’auto, l’autonomia residua, il funzionamento del sistema e molto altro. Da lode anche i sedili, decisamente ergonomici e dall’ottima finitura in pelle traforata e tessuto scamosciato sulle sponde: contenitivi, soffici e capaci di filtrare alla perfezione le vibrazioni provenienti dalla strada. Positivo anche lo spazio per i passeggeri posteriori, nei limiti di un’auto da 4,49 m, sebbene vi sia un tunnel centrale decisamente pronunciato, data la particolare conformazione della batteria che occupa proprio quella sezione in mezzo al pavimento. Passando infine al bagagliaio, dispone di un generoso spazio da ben 435 litri, più che sufficienti per una breve gita in compagnia o un più impegnativo viaggio in famiglia.

Nissan Leaf: perfetta in città, autonomia oltre 400 km e consumi contenuti

La sua batteria da 62 kWh potrebbe non sembrare sufficiente se raffrontata alle più moderne auto elettriche, ma considerato il consumo ridotto del motore elettrico da 218 CV e 340 Nm, vien da sé come la gestione energetica di Leaf sia proprio il suo punto forte. Adottando uno stile di guida intelligente e attivando la funzione “e-Pedal”, in città si possono facilmente raggiungere consumi inferiori ai 13,1 kWh/100 km, il che porta l’autonomia teorica complessiva a oltre 440 km. Un valore decisamente positivo se confrontato ai 18,5 kWh/100 km dichiarati da Nissan e all’autonomia di 385 km in ciclo WLTP. L’erogazione è davvero fluida, facilmente gestibile tramite il solo pedale dell’acceleratore (che funziona anche come freno, grazie alla frenata rigenerativa). E’ davvero piacevole da usare all’interno di una metropoli, mettendo subito a proprio agio grazie ad un buon feeling con i pedali, lo sterzo e l’intera vettura. Da lode il comparto comfort, dove la generosa spalla delle ruote e un assetto particolarmente turistico ci consentono di passare indisturbati su qualsiasi asperità stradale. Tuttavia non presenta un rollio particolarmente pronunciato, difendendosi bene anche quando la si inserisce in curva con un po’ di aggressività. Il mix di capacità nei frequenti accelera-frena la rendono letteralmente imbattibile nell’ambiente urbano, dove poche altre auto elettriche riescono ad essere altrettanto convincenti. La buona reattività del motore elettrico e il peso contenuto la rendono anche agile e scattante in tutte le condizioni, come testimonia l’accelerazione sullo 0-100 km/h coperta in soli 6,9 secondi, fino a 200 km/h di velocità massima.

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Nissan Leaf, come va in viaggio?

Il punto cruciale di Nissan Leaf si concentra tutto nell’infrastruttura di ricarica di cui dispone la sua piattaforma. Trattandosi purtroppo di un progetto globale e con qualche anno alle spalle, non presenta un caricatore di bordo a livello di altre competitor. In corrente continua è disponibile solamente il caricatore a 50 kW con presa CHAdeMO, uno standard impiegato raramente sul nostro territorio, difficile da trovare e, sfortunatamente, con una potenza non completamente adeguata alle esigenze di un automobilista spesso in viaggio. I tempi di ricarica di poco superiori all’ora non sono neanche troppo vincolanti, quanto più la vera assenza di colonnine con questa presa di ricarica. Un altro vincolo è rappresentato dalla presa Type 2 capace di accettare solamente fino a 6,6 kW di ricarica in corrente alternata. Essendo priva di un caricatore potente in DC, mi sarei aspettato un caricatore in AC di almeno 11 kW (o ancora meglio 22 kW) per sopperire al grattacapo della presa CHAdeMO. Un vero peccato, considerando le più che piacevoli sensazioni alla guida date dalla vettura. Se fosse stata equipaggiata con un caricatore AC da almeno 100/130 kW sarebbe entrata di diritto nella classifica della 5 migliori elettriche da tutti i giorni. Piuttosto contenuti anche i consumi ad alte andature, merito di una carrozzeria particolarmente aerodinamica e una buona gestione energetica. A velocità autostradale i consumi possono salire intorno ai 17,5 kWh/100 km, portando così l’autonomia reale intorno a 330 km, un valore perfettamente in linea con altre auto elettriche, alle volte anche con batterie più generose.

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Prezzi e considerazioni finali

Il prezzo base di nuova Nissan Leaf parte da 34.200 euro per l’allestimento Acenta e batteria da 40 kWh. Per beneficiare della batteria da 62 kWh si parte da 41.950 euro in allestimento N-Style, passando per 42.725 della versione N-Connecta (da noi consigliata) e infine a 45.800 per il top di gamma Tekna da noi provato. Cifre in linea con altri modelli 100% elettrici sebbene risulti più spaziosa e generosa nelle dimensioni rispetto a questi. I consumi di energia, soprattutto in città sono davvero contenuti e per questa ragione risulta ottima per chi possiede un ecosistema di ricarica domestico, con una wallbox o anche una semplice presa nel box da cui caricare, abbattendo così i prezzi della ricarica pubblica. Per chi non avesse questa possibilità – dovendosi così affidare alle sole colonnine pubbliche – c’è bisogno di qualche ragionamento extra per approcciarsi a Leaf. Consigliamo di controllare la presenza di colonnine CHAdeMO o in AC Type 2 piuttosto vicine, così da ridurre le “perdite” di tempo e vivere al meglio la vettura.

Leaf si riconferma un punto di riferimento nel mondo dell’auto elettrica, con un buon rapporto qualità/prezzo/consumi, oltre ad un’autonomia ottima se considerata la batteria da 62 kWh.

Bisogna solo trovare il giusto equilibrio e organizzazione con i ritmi di ricarica.

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