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Seat e la conversione all'elettrico: ecco il piano di Volkswagen

Per lo storico impianto di produzione sarà stanziata una cifra di circa 3 milairdi di euro

Seat e la conversione all'elettrico: il piano di Volkswagen
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Parte con la conversione all'elettrico dello storico impianto Seat di Martorell (Spagna) il massiccio piano di investimento messo in campo per la celebre azienda. Un progetto del peso di circa 3 miliardi di euro, che cade proprio nel trentennale di vita della fabbrica spagnola e che coinvolgerà vari settori, a partire dalle aree produttive e logistiche fino ad arrivare al centro di ricerca/sviluppo e agli uffici commerciali.

Ampio progetto

L'ambizioso piano dovrebbe fornire all'impianto tutti gli strumenti necessari, compresa la formazione del personale che costituisce la forza lavoro, per produrre in modo indipendente auto a batteria entro il 2025. Nelle intenzioni dei progettisti, Martorell dovrebbe divenire anche l'impianto di riferimento principale per l'assemblaggio delle "small Bev" di Volkswagen, gruppo che, per l'appunto, detiene il controllo di Seat.

Lo stabilimento, che ha prodotto circa 12 milioni di vetture in quasi 30 anni di vita e si estrende su una superficie di 2,8 milioni di metri quadrati, vedrà un massiccio ricorso alla digitalizzazione, con l'obiettivo di seguire in tempo reale i processi di produzione e ottimizzarli il più possibile.

Fast Forward

Il fondo stanziato per la storica fabbrica rientra nel più ampio progetto 'Future: Fast Forward': si tratta di un piano del peso complessivo di circa 10 miliardi di euro con cui la casa madre di Wolfsburg cercherà di piantare in modo ancora più solido le radici nel territorio spagnolo. Sarà convertita all'elettrico anche la fabbrica di Pamplona, che si dedicherà alla produzione di una "small Bev" per Skoda (anch'essa sotto il controllo di Volkswagen), e a Sagunto (Valencia) verrà realizzata una fabbrica di batterie.

Per alimentare questo progetto, Volkswagen pensa di ricorrere ai fondi del programma denominato "Proyectos estratégicos para la recuperación y transformación económica (Perte), una misura varata dal governo spagnolo con lo scopo di dare slancio alla ripresa economica dopo la fase Covid. Al momento, come riportato da "Quattroruote", la casa madre di Wolfsburg ha incassato "solo" 357 milioni di euro, decisamente al di sotto delle aspettative. Dovrebbe trattarsi solo di ritardi dovuti a mere questioni burocratiche, a causa delle quali la manovra ha arrestato le erogazioni al 30% del budget messo inizialmente in conto. La speranza di Volkswagen è quella di entrare nella finestra che si dovrebbe aprire la prossima primavera, partecipando a un bando più snello e semplice: gli investitori tedeschi puntano quindi ad ottenere un nuovo finanziamento, viste anche le intenzioni di realizzare interamente in Spagna un nuovo modello di auto a batteria.

Fiducia con attenzione

Fiducioso il presidente della Seat, il quale tuttavia tende a smorzare gli entusiasmi nell'attesa di una maggiore chiarezza sui finanziamenti pubblici e sulla fattibilità del progetto che vede coinvolta la fabbrica di Martorell. Il bando in primavera apre la strada a nuove oppurtunità. "Abbiamo molte cose che sono state respinte nel Perte 1 che vorremmo provare con il Perte 2", ha spiegato Wayne Griffiths. "Mi piacerebbe produrre un nuovo veicolo elettrico a Martorell, ma ho bisogno di buone ragioni per convincere Volkswagen".

L'interesse della Casa madre tedesca per lo sviluppo delle industrie in Spagna c'è, "ma a fine giornata dobbiamo vedere quanto sia fattibile e praticabile nel contesto internazionale".

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