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Wolfgang Egger, un progettista tra supercar e mobilità del futuro

Wolfgang Egger è un uomo che non giace sugli allori, ma sfida la vita pensando sempre al futuro, come dimostrano le sue eccellenti esperienze lavorative

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Vivere il presente con la massima intensità senza pensare ai lavori passati, perché la contemporaneità è la cosa più importante. Non innamorarsi mai troppo di ciò che si è fatto, perché ci distrarebbe da ciò che ci aspetta domani, e il futuro - paradossalmente - viene prima di tutto. Questo è il pensiero che muove una mente geniale e talentuosa come quella di Wolfgang Egger, progettista e designer di chiara fama, che nel corso delle ultime decadi ha realizzato dei veicoli sensazionali, a cominciare dalla gloriosa Alfa Romeo 8C Competizione, un'auto che in fatto di stile se la gioca con le migliori di sempre. Oggi, il 60enne tedesco è il capo progettista di BYD, colosso dell'industria cinese a quattro ruote che sta tentando la scalata anche nel Vecchio Continente. Contanto su un elemento come Egger le chance di successo sono molto elevate.

I primi passi nel mondo automotive

Egger nasce il 13 febbraio 1963 a Oberstdorf in Allgäu, una località ai piedi delle Alpi e sita in una vallata ricca di inestimabili bellezze naturali. Il suo percorso scolastico è di successo e, dopo la maturità conseguita a Sonthofen, prende le valigie e muove in direzione Italia. Il prossimo passo si chiama Milano, dove comincia a studiare design industriale presso il Collegio Internazionale delle Arti e delle Scienze. Nel 1989 completa la sua formazione universitaria e intraprende una carriera lavorativa procedendo subito a grandi falcate. Egger infatti parte da un simbolo milanese, l'Alfa Romeo, che lo inserisce tra i preziosi elementi del proprio dipartimento di stile. La sua scalata personale è fruttuosa e nel giro di pochi anni la sua figura diventa una delle principali, tanto che nel 1993 progredisce già a capo progettista del Biscione. Il matrimonio improvvisamente si interrompe, anche se sottopelle il cuore batte ancora forte per il Marchio italiano, per il quale ha firmato la celebre concept car Nuvola. Nel 1998 Egger diviene capo progettista della Seat, dove riesce a imprimere fermamente il proprio stile personale, che si vede nelle varie Ibiza, Cordoba e Altea che escono nel periodo in cui lui siede al vertice del design.

Alfa Romeo 8C Competizione
Alfa Romeo 8C Competizione

Nel 2001 le sue strade si incrociano di nuovo con l'Italia per entrare nel Centro Stile Lancia, esperienza che dura come un battito d'ali perché è di nuovo l'Alfa Romeo a dargli un ruolo chiave. Sotto la sua direzione escono dalle catene di produzione alcuni dei modelli più affascinanti della Casa di Arese, dalla popolare 147 alla coinvolgente GT, senza dimenticare la 8C Competizione, una supercar in grado di lasciare il segno. Quest'ultima sancirà anche l'atto conclusivo della sua permanenza in Alfa, perché in patria lo aspettano per un nuovo ambizioso cammino.

Egger tra Audi e Lamborghini

Nel 2007 Egger inizia la propria esperienza in Audi, succedendo a Walter de Silva, con il quale condivise più di un lavoro fianco a fianco proprio in Alfa. Il nuovo corso stilistico intrapreso dal tedesco è di grande forza e resta impresso nell'immaginario collettivo. Sono gli anni in cui la grande mascherina di Audi strega il popolo amante delle premium tedesche, auto che convincono non solo per la qualità ma anche per la bellezza. Oltre al ruolo di numero uno del design dei Quattro Anelli, Wolfgang Egger si occupa in egual misura di Lamborghini, storico marchio italiano di supercar entrato con soddisfazione nella galassia di Volkswagen. Nel suo regno si notano una produttività e un appeal in crescita anche per le vetture del Toro. All'improvviso, però, i vertici varano un'inaspettata rivoluzione e nel 2014 Egger deve salutare per lasciar spazio a Marc Lichte. Il motivo? La ricerca di una maggiore differenziazione tra le auto di serie.

Audi A1
Audi A1

La nuova frontiera cinese

E qui torniamo al pensiero iniziale, quello nel quale la contemporaneità e il futuro sono più importanti del passato. Wolfgang Egger ha applicato il suo mantra in modo impeccabile accettando la sfida chiamata BYD nel 2016, quando il mondo delle quattro ruote vedeva l'industria del Dragone come una scatola vuota e avulsa all'Occidente. Come capo progettista ha impresso subito la propria esperienza, stravolgendo l'immagine dei veicoli cinesi. Il primo successo fu la Dynasty, un SUV dal sapore estremamente europeo e, dunque, appetibile anche per la sofisticata platea del Vecchio Continente. Nei tempi più recenti e rientrando nel presente, stiamo assistendo alla grande offensiva di BYD anche in Italia. Una cavalcata il cui primo tassello è stato - non a caso - proprio l'ingaggio di Egger.

E chissà cosa accadrà domani, perché la sfida è ancora aperta ed Egger sa che la chiave di tutto è proiettarsi nell'avvenire.

BYD DOLPHIN e SEAL

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