G8 Summit

Avanti con i commerci senza barriere E la Cina frena l'accordo sul clima

Dal vertice allrgato del G14 impegno unanime a sbloccare entro il 2010 i negoziati di Doha. Ma sul taglio dei gas serra i Paesi emergenti dicono no

nostro inviato all’Aquila

Un successo molto importante sul commercio internazionale, una battuta d'arresto - ma rimediabile - nel negoziato sui cambiamenti climatici. Nella seconda giornata del summit, il G8 si trasforma in G14, includendo nei negoziati le potenze in sviluppo: Cina, India, Brasile, Sud Africa, Messico, più altri «invitati speciali», dall'Indonesia all'Egitto, dall'Australia alla Corea del Sud. E i negoziati affrontano, fra gli altri, due temi delicatissimi, che si trascinano di rinvio in rinvio per lunghi anni: gli impegni sui cambiamenti del clima, i negoziati per l'eliminazione delle barriere commerciali. Cina e India non sottoscrivono l'impegno del G8 a ridurre i gas serra in modo tale da non superare di due gradi centigradi il riscaldamento globale rispetto all'era pre-industriale. Ma sul commercio c'è l'impegno preciso a concludere il Doha Round dei negoziati del Wto entro il 2010. Molto presto si riuniranno i ministri del Commercio dei 153 Paesi aderenti alla World Trade Organization, e produrranno un documento da far approvare al summit G20 di Pittsburgh, a fine settembre.
È dall'ormai lontano 2001 che il mondo cerca inutilmente un'intesa per ridurre le barriere commerciali, soprattutto in campo agricolo. Il cambio della guardia alla Casa Bianca favorisce adesso l'intesa. Tuttavia, è stato Silvio Berlusconi a prendere in mano il dossier nel corso della riunione. «Doha - ha detto - è un'occasione che non possiamo sprecare. La nostra posizione è di ritornare alla trattativa, dobbiamo respingere ogni tentativo protezionista, dunque dobbiamo sbloccare Doha». Da qui la proposta del premier italiano di far incontrare i ministri del Commercio prima del summit di Pittsburgh per preparare «un documento per la conclusione del negoziato». Così, la proposta è stata approvata, con l'impegno a raggiungere una conclusione della trattativa entro l'anno venturo. Pascal Lamy, segretario Wto, si è detto ottimista sulla conclusione del negoziato. «È un successo di questo vertice», ha affermato Berlusconi.
Più complessa la trattativa sul clima. L'intesa raggiunta dal G8 dei Paesi avanzati per la riduzione dei gas serra del 50% entro il 2050 e per non superare due gradi di aumento della temperatura globale rispetto all'era pre-industriale non è stata sottoscritta da Cina e India, più attente allo sviluppo economico che agli effetti dei mutamenti climatici, provocando la reazione negativa del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha parlato di «occasione perduta» ricordando quanto sia necessario, sul fronte dei cambiamenti climatici, l'impegno politico per il futuro dell'umanità e del pianeta, ha chiarito la delegazione cinese orfana del presidente Hu Jintao. Anche la Russia ha dichiarato di non poter raggiungere l'obiettivo. Ma il presidente americano Barack Obama, che ha guidato la discussione sul clima, insiste nel sottolineare che a L'Aquila sono stati fatti «passi avanti importanti: siamo partiti bene, anche se i prossimi passi non saranno facile». Il presidente Usa ha annunciato, intanto, la decisione di raddoppiare gli investimenti in energia pulita entro il 2015. In ogni caso, dice Obama, c'è il tempo per raggiungere l'intesa entro l'anno. Anche secondo Berlusconi, le prospettive per il vertice Onu sul clima di Copenaghen, in dicembre, sono tutt'altro che compromesse.
Per quanto riguarda l'economia in generale, il nuovo format G14 - che sarà confermato in futuro - ha confermato l'impegno comune perché venga imboccato subito un sentiero di «crescita equilibrata ed equa, a beneficio di tutti, soprattutto dei più deboli».

Passi avanti anche alla nuove regole per la finanza, su cui la presidenza italiana ha molto insistito, e nella lotta ai paradisi fiscali: «Abbiamo progredito più in tre mesi che in decenni», ha commentato il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, che ieri pomeriggio ha incontrato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

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