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Bagarre tra repubblicani e democratici dopo il Nobel a Obama

Michael Steel, leader dei repubblicani, ha definito "inopportuna" la decisione di assegnare il premio al presidente, visto che non ha ancora ottenuto dei "veri risultati". Replica dei democratici: "Dovrebbe essere un motivo di orgoglio per tutti gli americani"

Bagarre tra repubblicani e democratici dopo il Nobel a Obama

Washington - Com'era prevedibile i repubblicani americani non hanno molto gradito il Nobel assegnato a Obama. Il leader del Gop, Michael Steel, ha definito "inopportuna" la decisione di assegnare il premio al presidente, visto che non ha ancora ottenuto dei "veri risultati". "La vera domanda che gli americani si pongono è: cosa ha realizzato Obama? È motivo di rammarico che la sua potenza da star abbia messo in ombra infaticabili attivisti che hanno ottenuto veri risultati lavorando per la pace e i diritti umani".

Nessun premio dagli americani "Una cosa è certa", ha concluso Steel, "Obama il presidente non riceverà alcun premio dagli americani per la creazione di posti di lavoro, il rigore di bilancio o per aver tradotto la retorica in azioni concrete".

Dura replica dei democratici "I repubblicani si sono gettati nella mischia con i terroristi - dai talebani ad Hamas - nel criticare il presidente per avere ricevuto il premio Nobel per la pace" ha detto il portavoce della segreteria del partito democratico, Brad Woodhouse. "I repubblicani hanno esultato quando l’America ha perso le olimpiadi e adesso criticano il presidente per il Nobel, un riconoscimento che non ha chiesto di ricevere e che dovrebbe essere un motivo di orgoglio per tutti gli americani". "La versione 2009 del partito repubblicano non ha più limiti ed è senza vergogna nel mettere gli interessi di partito sopra quelli della patria.

Non è un caso se solo il 20 per cento degli americani dice di essere un repubblicano, è una definizione imbarazzante ormai".

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