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Dalla banca alla bancarella. Chi ricomincia da zero

Quelli che decidono di svoltare non vanno più allo sbaraglio. On line i vademecum per gestire trasloco, denaro e polizze

Dalla banca alla bancarella. Chi ricomincia da zero

Alzi la mano chi non ha mai pensato di mollare tutto. Magari in una giornata di metà novembre, con la nebbiolina e la luce grigia già dal primo pomeriggio. Vuoi mettere un bel chiringuito ai Tropici, senza pensieri né cartellini da timbrare? Vuoi mettere stare in infradito in un Paese caldo dove bastano 300 euro al mese per fare la vita da signori? In parecchi il grande passo lo hanno fatto davvero. Hanno venduto casa e auto e ricominciato daccapo dall'altro lato del mondo. A qualcuno è andata bene ed ha trovato libertà e fortuna. A qualcuno è andata male e, oltre ad aver dissipato tutti i risparmi, ha persino dovuto battere in ritirata tornando a casa. Tuttavia, rispetto a qualche tempo fa, lasciare tutto e partire non è più un azzardo irrazionale da pazzi allo sbaraglio. Chi decide di fare le valigie non è più abbandonato a se stesso ma ha mille maniglie a cui aggrapparsi. A cominciare dai siti Internet. In rete c'è di tutto: chi si è già trasferito all'estero è bramoso di raccontare la propria avventura e, tra blog e vademecum, dispensa consigli di ogni tipo. Ci sono siti che, a seconda del Paese scelto per la propria seconda vita, indicano persino le agenzie immobiliari a cui rivolgersi per cercare casa, le ditte di trasloco e i concessionari dove noleggiare o acquistare un'auto a poco prezzo.

Uno dei siti più quotati è Mollo Tutto, da cui abbiamo attinto le storie degli italiani espatriati. Il primo insegnamento che lo staff dispensa riguarda qualche consiglio pre viaggio: «Concedetevi una lunga vacanza, almeno un mese, nel Paese che vi interessa: investite questo tempo concentrandovi per farvi un'idea sulla realtà locale ed anche in merito ai business possibili, analizzando soprattutto i potenziali concorrenti. Informatevi su quali studi legali, seri, onesti e preparati possono interessarsi di tutelare i vostri interessi ed in seguito affidarvi per ogni pratica. A meno che non ne siate più che convinti, non impegnatevi senza un'idonea assistenza di professionisti e, solo dopo esservi accertati di aver compreso pienamente le normative locali, organizzate tutto d'intesa col vostro commercialista in Italia». Consigli che, questo sì, levano un po' di poesia all'idea romantica del viaggio ma che di sicuro evitano sorprese da sprovveduti.

Utili anche le dritte per scegliere dove trasferirsi: ovviamente il criterio non deve essere unicamente legato a clima e mare. «Scegliete un Paese dove il costo della vita sia molto più basso che in Italia. Possibilmente, se è di vostro interesse, un Paese che sia in fase di sviluppo turistico ma comunque sempre con una situazione politica stabile e sicurezza sociale. Particolare attenzione va data ai così detti «paradisi fiscali», altrimenti detti off-shore. Sia nella fase di studio del posto, sia in quella del vero e proprio trasferimento in loco, potete provare a rivolgervi agli uffici commerciali delle ambasciate o dei consolati, e, dove esistono, delle Camere di commercio bilaterali o all'Ice, l'istituto per il commercio estero». A quanto pare sono invece da evitare le associazioni, gli enti privati, gli individui, che, pur avendo un sito web, non siano riconosciuti dallo Stato o che non siano veri espatriati con comprovata esperienza. On line ci si imbatte in Italiani Ovunque, in Vado via, in Voglio Vivere così. Tante le storie di espatri di successo e fallimento. E innumerevoli le «guide».

Per fare il primo passo, tutti suggeriscono di gestire bene la questione della cittadinanza e delle polizze assicurative, soprattutto quelle sanitarie: «Valutate l'acquisto in Italia, o all'estero dove possibile, di una polizza sanitaria, magari accompagnata da garanzie più ampie e massimali più alti possibili se non illimitati, come anche di una polizza infortuni per il viaggio ed il soggiorno».

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