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Carte di credito revolving: cosa sono, quanto costano e come estinguerle

Uno strumento comodo ma che può rivelarsi una trappola

Carte di credito revolving, cosa sono, costi e come estinguerle
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La carta di credito è uno strumento di pagamento che permette di fare acquisti online e nei negozi, prelevare contanti presso gli ATM e pagamenti con addebiti periodici (abbonamenti Netflix, Amazon). Chiamata “di credito” perché è possibile comprare anche se al momento dell'acquisto non si hanno i soldi sul conto, gli importi sono anticipati dalla banca.

Queste spese vengono poi addebitate tutte insieme sul proprio conto corrente il mese successivo. Quindi, per esempio, quello che si spende a marzo non viene sottratto dal conto di volta in volta dopo ogni acquisto come con le carte di debito, ma le spese del mese vengono accumulate e la somma totale verrà scalata dal conto a metà di aprile circa. Non si possono spendere cifre illimitate, la società che emette la carta concede in base alla propria situazione un importo massimo al mese.

Carte di credito Revolving

Mentre con le carte di credito tradizionali la somma accumulata viene restituita in un’unica soluzione, con le carte Revolving la restituzione avviene a rate.

Può sembrare vantaggioso, eppure è necessario fare molta attenzione perché questo servizio chi emette la carta se lo fa pagare spesso profumatamente attravaerso commissioni ed interessi elevati. Secondo alcune stime divulgate dalla Banca d'Italia, il tasso medio applicato sul pagamento delle rate di una carta revolving è circa del 17%.

I tassi così alti possono trovare giustificazione nell’assenza di garanzie, solitamente non richieste, in questo tipo di finanziamenti. Proprio l’assenza di garanzie deresponsabilizza il consumatore inducendo alcuni consumatori, soprattutto quelli in maggiori difficoltà ad accedere al credito, ad alimentare spirali di indebitamento senza uscita.

Gli interessi non sono gli unici costi che gravano sulla rata. Per non correre il rischio di sovraindebitarsi l’utilizzo della carta di credito revolving deve essere razionale: è generalmente indicata per l’acquisto di beni durevoli, mediamente costosi e spese improvvise ed urgenti, come per esempio elettrodomestici.

Costi e come sceglierla

La lista di costi e caratteristiche da valutare prima di sottoscriverla sono tante, i cui importi e tipi di costi aggiuntivi cambiano in base alla banca:

  • Tassi di interesse: vengono mostrati due tipi, il TAN (tasso annuo nominale) che indica l’interesse da corrispondere annualmente, ma gli interessi non si pagano una volta all’anno ma diluiti ad ogni rata mensilmente. Ecco perchè è più importante il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) che comprende, oltre agli interessi, tutti i costi che devono essere sostenuti (spese d’istruttoria, invio estratto conto, ecc).
  • Spese di gestione che possono includere la quota associativa annuale o il costo di invio dell'estratto conto mensile (che può variare tra 1 e 3 Euro)
  • Imposta di bollo
  • Coperture assicurative aggiuntive
  • Commissioni sui prelievi
  • Carta aggiuntiva per un familiare del titolare del conto

Cosa succede se non si pagano gli interessi?

Il mancato pagamento della rata ci espone al rischio di ulteriori addebiti per ritardi o mancate corresponsioni (es. interessi di mora, spese amministrative aggiuntive). A seguito dei solleciti per il pagamento dei costi maturati, il definitivo mancato pagamento può comportare prima di tutto la chiusura della carta ma ancora peggio la segnalazione presso le centrali rischi creditizie.

La segnalazione può pregiudicare la possibilità di ottenere future richieste di finanziamenti in quanto incide negativamente sul merito creditizio della persona a cui era stata rilasciata la carta. Ma anche per non rischiare di essere perseguitati dalle società di recupero crediti ed i loro metodi a volte invadenti.

Come estinguere una carta di credito revolving?

Il problema principale del come uscire dalla trappola delle carte revolving riguarda gli interessi e costi che, come capita, vengono addebitati a volte in maniera poco trasparente se non addirittura illegale.

Il modo per uscire in modo definitivo è di estinguere tutto il debito in un unico versamento. Tuttavia spesso questa strada, a causa di somme accumulate troppo alte, non è percorribile.

Le alternative sono quelle di aumentare la rata per il rimborso e ridurre i tempi di chiusura. Ma se proprio non si ha la liquidità necessaria per estinguere il debito può essere conveniente chiedere un nuovo prestito per chiudere la carta revolving?

Dipende dal finanziamento, se da una parte è vero che gli interessi della carta revolving sono alti, è anche vero che un nuovo prestito può comportare altri costi fissi, per esempio le spese di istruttoria.

Il discorso di norma cambia se invece il debitore inquadra l’estinzione della carta di credito revolving all’interno di un’operazione di ristrutturazione della propria situazione finanziaria, che preveda magari il consolidamento dei debiti.

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