Roma

«Beethoven e Mozart con responsabile entusiasmo»

Per il venticinquenne venezuelano Diego Matheuz, già «direttore ospite principale» dell’orchestra Mozart, si prospetta un grande futuro sul podio. Debutta questa sera a Santa Cecilia.
Talvolta i governanti e le condizione generali del paese non fanno fare una bella figura al Venezuela.
«La musica è il più bel prodotto di esportazione del Venezuela nel mondo. Io non mi occupo di politica, faccio il musicista. Se posso, però, voglio dire che anche questo governo appoggia finanziariamente il cosiddetto “Sistema Abreu” (sistema delle orchestra infantili e giovanili del Venezuela, un esercito di 250mila ragazzi)».
Quando ha avuto il primo contatto con tale 'Sistema', in piedi dal 1975?
«Il mio primo contatto quando sono entrato a studiare violino nel Conservatorio di Barquisimeto, capitale “musicale” del Venezuela. Tutti i conservatori venezuelani appartengono al “Sistema”. A Barquisimeto non c’è nessuno che non sappia suonare un po’ di accordi sul cuatro, una piccola chitarra a quattro corde, il nostro strumento nazionale».
Oggi dirige Beethoven (la «Settima» e «Leonora» n.3) e Mozart (Concerto per clarinetto K 622, solista Alessandro Carbonare). Un repertorio da far tremare. Lei è tranquillo?
«Sì, nel senso che lavoro con responsabilità. Ho un vantaggio, nonostante la giovane età mi avrebbe dovuto consigliare di rimandare un repertorio così impegnativo: ho suonato nella Simon Bolivar per anni, anche come spalla, e perciò ho fatto il grande repertorio infinite volte. Non smetto di studiare, ma posso dire in tutta sincerità che oggi do il meglio che posso. Domani forse sarà tutta’altra cosa».
Come è cambiata la sua vita, per effetto del successo?
«Il tempo per la vita è sempre pochissimo. A mala pena basta per il lavoro, per la musica. Però, quando torno a casa passo le giornate all'aria aperta, vado al mare, incontro gli amici, mi piace fare il barbecue a casa dei miei genitori, mi piace cucinare. Certo mi manca la famiglia, quando sono in giro. Io e mia madre ci parliamo ogni giorno, e grazie all'elettronica, possiamo anche vederci».
Oggi alle 18, lunedì (ore 21) martedì (ore 19.30). Info: 06.

8082058.

Commenti