Bellinzona, la scoperta della natura a Villa Cedri

La rassegna arte & natura, a cura di Matteo Bianchi, considera il rapporto singolare con la natura costruita dagli artisti

La relazione infinita di arte & natura ha suscitato nel tempo una varietà d'immagini d'intensa forza poetica. A dieci anni di distanza dall'affascinante Viaggio verso le Alpi e nel momento che richiede una speciale sensibilità per l'ambiente, il mondo dell'arte manda segnali positivi. L'itinerario di allora illustrava la scoperta della natura a partire da Caspar Wolf, dai romantici ai simbolisti, attraverso la lettura degli elementi del paesaggio.
La rassegna arte & natura, a cura di Matteo Bianchi, considera il rapporto singolare con la natura costruita dagli artisti chiamati a partecipare a questo nuovo viaggio che si configura fra la terra e il cielo, nello spazio del quadro, sui fogli di carta.
Le diverse interpretazioni del rapporto fra arte e natura producono una straordinaria varietà: ogni artista esprime la qualità del linguaggio e la sensibilità etica corrispondenti al carattere individuale del suo lavoro. Le opere sono legate al naturalismo informale, spinte alla soglia dell'astrazione, d'intensità lirica, fortemente e-spressive, finemente descrittive, di sintesi concettuale.
I dipinti scelti di artisti contemporanei di varia estrazione culturale, sono legate alla costruzione del sentimento originale della natura. Alcuni esempi: Geneviève Asse, Olivier Debré, Massimo Cavalli, Pierre Tal Coat, Wilfrid Moser e Vieira da Silva uti-lizzano l'elemento naturale quale pretesto per conferire struttura all'immagine. Michael Biberstein invita alla dissoluzione dell'atmosfera, a differenza di Günter Förg, che ricompone il motivo nei segni di colore. Le delicate immagini di Gérard de Palézieux, d'impronta morandiana – come il mondo di Alexandre Hollan e di Farhad Ostovani – suggeriscono l'intima lettura del paesaggio.

Ercan Richter e Stephan Spicher si muovono in direzione espressiva e decorativa. Gianfredo Camesi e Bernhard Lüthi e John Mavurndjul traducono il motivo in singolari termini concettuali. Hsiao Chin suggerisce invece una visione astrale del fenomeno naturale.

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