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La diversificazione ora è un obbligo: oro e hi-tech scommesse da valutare

Focus sulle strategie: il metallo prezioso è una polizza contro la volatilità dei mercati

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La diversificazione ora è un obbligo: oro e hi-tech scommesse da valutare

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Per il 2024 continua a prevalere un quadro tendenzialmente positivo per le asset class di rischio grazie a un`inflazione in calo, alla minore probabilità di una recessione e all`avvio del taglio dei tassi. Gli investitori, tuttavia, dovrebbero diversificare il portafoglio per differenziare le fonti di rendimento e limitare i rischi.

Le tensioni geopolitiche hanno stimolato un forte rimbalzo del prezzo dell`oro da ottobre 2023, spingendo le quotazioni sui 2.000 dollari l`oncia. Secondo gli esperti, il prezzo potrebbe spingersi anche in area 2.050 - 2.100 dollari nei prossimi 6-12 mesi. Il suo prezzo infatti ha un forte supporto dagli acquisti delle banche centrali dei Paesi emergenti (in particolare Cina, India e Russia) che da anni puntano ad una maggiore indipendenza dal dollaro Usa incrementando le proprie riserve. Il ritmo dei loro acquisti ha subito un`accelerazione dopo che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno congelato le riserve russe in dollari in risposta all`invasione dell`Ucraina. Il consiglio è quello di mantenere una quota strutturale (5%) di oro in portafoglio come una sorta di polizza assicurativa contro le instabilità dei mercati finanziari. In quest`ottica sono interessanti anche gli hedge fund disponibili tramite fondi comuni, comparti di Sicav e Etf.

Le strategie da privilegiare in questa fase sono quella azionaria long/short con bassa esposizione netta, quella long/short specializzata sul credito e la global macro. La prima, per esempio, potrebbe prevedere un`esposizione al 55% long (che guadagna con i rialzi) sui settori tecnologia e bancario ritenuti con migliori prospettive di crescita e una posizione al 45% short (che invece guadagna con i ribassi) sui settori meccanico e telecom che hanno prospettive meno brillanti. La strategia sul credito long/short, a sua volta potrebbe puntare al rialzo (long) sui corporate bond investment grade scadenza 1-5 anni e al ribasso (short) sulle obbligazioni societarie decennali. La strategia global macro sfrutta i dati macroeconomici per prevedere le mosse dei mercati.

Tende a sovraperformare durante le fasi recessive e maggiormente volatili grazie alla flessibilità nel valutare azioni, obbligazioni e valute.

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