Borsa e mercati

Investire nel vino pregiato, per difendere il capitale e aumentare i profitti

Un'alternativa importante per la diversificazione del portafoglio d'investimento è quella di acquistare vino pregiato. In Italia "eWibe" è l'esempio più interessante nel mercato

Edoardo Maria Lamacchia CEO di "eWibe"il live market dei vini pregiati
Edoardo Maria Lamacchia CEO di "eWibe"il live market dei vini pregiati

In un periodo in cui i risparmi vengo erosi dall'inflazione e dove la volatilità dei mercati è altissima, trovare un investimento che possa non solo proteggere il capitale, ma permettere una rendita interessante, non è una cosa semplice. Accanto ai beni rifugio molto conosciuti come l'oro o i diamanti, si sta posizionando anche il mercato dei vini pregiati. Uno dei primi in italia è eWibe, il live market che ha visto sin dall'inizio - l'azienda ha festeggiato a luglio 2023 il primo compleanno - un'importante partecipazione di clienti anche grazie al servizio del Personal Wine Advisor, che affianca l’utente nel suo percorso di avvicinamento o approfondimento della conoscenza dei fine wines, fornendo informazioni e formazione sulle dinamiche del mercato.

Il portafoglio d'investimenti

Secondo una ricerca di mercato un investitore digitale su 2 (53,2%) dedica ai "fine wines" fino al 5% del proprio portafoglio investimenti. Uno su 3 (29,9%), invece, tra il 5% e il 10%, mentre uno su 10 (10,4%) investe fino al 20% del capitale in vini pregiati.

E proprio per diversificare al meglio il proprio portafoglio di investimenti Leonardo Bernasconi, Head of Wine di eWibe, guida gli utenti con un percorso customizzato diveso per ogni esigenza. Grazie a questo si possono identificare gli specifici obiettivi di rischio e rendimento supportando l’utente nella definizione del possibile portafoglio di vini da investimento.

Chi investe nel vino e perché

La stessa ricerca ha anche disegnato una mappa di investitori nel mercato italiano. Ben 4 investitori digitali su 10 (40,8%) sono residenti in Lombardia, seguiti dalla Toscana (9,3%) e dal Veneto (8,2%) e nel 38% dei casi hanno un’età compresa tra i 27 e i 32 anni, seguita dalla fascia 33-38 anni (18%) e da quella 39-44 anni (14%).

Inoltre Il 50,9% degli intervistati dichiara che è la passione per il vino a spingerlo a investire, mentre il 32% lo fa essenzialmente per diversificare il portafoglio. Il 12,1%, infine, investe poiché è attratto della elevata potenzialità di questo asset alternativo che negli ultimi 10 anni ha generato una crescita cumulata pari al +94%.

Il settore dei vini pregiati da investimento si sta evolvendo: accanto ai collezionisti tradizionali, sta emergendo la figura dell’investitore digitale, un utente appassionato e curioso - afferma Edoardo Maria Lamacchia, fondatore e CEO di eWibe -. Questa nuova generazione di investitori è sempre alla ricerca del maggior numero di informazioni possibili sul mondo dei fine wines, oltre che di formazione, perché anche investire in un asset alternativo con una forte componente passionale come il vino, richiede sempre un alto livello di attenzione".

Lamacchia spiega ancora la mission aziendale: "Permettere a tutti di investire in questa passion asset in autonomia, ma con gli strumenti necessari per operare consapevolmente. Attraverso la piattaforma di eWibe vogliamo aprire sempre di più un mercato con forte potenziale, ma tradizionalmente chiuso e riservato ai collezionisti. Questo mercato negli ultimi dieci anni è cresciuto del 94% e ci aspettiamo che continui a generare significative performance positive”.

Gli aumenti di rendimento del settore

Ad un anno dalla creazione dell'azienda, nel primo semestre del 2023 il mercato dei fine wine ha registrato ottime performance da parte delle principali regioni italiane. L’indice eWibe Fine Wines - che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore – ha registrato un +1,7% nell’ultimo semestre con l’Italia che, dopo un primo trimestre da protagonista (+2,2%) continuare a trainare il settore. Il Paese registra infatti una crescita nel semestre del +3,3% trascinata dalle regioni Toscana (+3,3%) e Piemonte (+2,6%), oltre che da specifiche produzioni locali presenti sul territorio nazionale rappresentate dall’indice “Rest Of Italy” (+ 5,9%), dove spiccano Trentino-Alto Adige e Veneto.

Allargando poi lo sguardo agli ultimi 12 mesi, si confermano ottime le performance del nostro Paese (+5,4%), Toscana (+6,7%), Piemonte (+2,8%). Bene anche la regione dello Champagne (+2,5%), mentre rallenta un po’ la Francia (-1,1%). In generale i vini da collezione hanno evidenziato nel tempo volatilità moderata, domanda e prezzi in costante aumento e ritorni elevati. Nel 2021, in particolare, hanno registrato la crescita più alta tra gli asset “alternativi”, oggi sempre più in crescita, pari al 16% , con un boom del +94% rispetto agli ultimi 10 anni. Nel 2022 hanno registrato performance in controtendenza rispetto ai mercati finanziari, registrando una crescita del 10,7%.

L’Italia ha trainato il mercato dei fine wines per tutto il primo semestre 2023 – spiega sempre Leonardo Bernasconi-. Piemonte e soprattutto Toscana, hanno registrato ottime performance, anche grazie ai giudizi favorevoli degli esperti sull’annata 2020, che segue quella record del 2019. Ottimi i numeri anche in specifiche zone del Trentino-Alto Adige e del Veneto. In generale, il mercato globale dei vini pregiati rimane, quindi, in territorio positivo. Bordeaux e Burgundy, al contrario delle regioni Italiane, hanno registrato una leggera flessione. Se per la prima regione gli scambi sono stati meno numerosi fino a maggio, in attesa di una emozionante campagna En Primeur 2022, per la Borgogna quella che si sta delineando è una flessione fisiologica parte di un processo di correzione conseguente al lunghissimo rally speculativo a cui i vini di questa regione sono stati soggetti dalla metà del 2020 alla fine del 2022”.

Le scelte dei clienti

In base alle scelte dei clienti ci sono prodotti che hanno registrato il maggior rendimento, ma anche quelli di maggiore appeal o le bottiglie più transate:

Le bottiglie di maggior "rendimento"

Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009 +54,7%
Le Pergole Torte 2012 +29,1%
Tignanello 2020 +26,9%

Bottiglie che hanno riscontrato maggiore interesse in piattaforma (visualizzazioni, click e ricerche):

Bolgheri Sassicaia 2020
Cristal 2015
Chateauneuf du pape Reserve 2009

Bottiglie che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sulla piattaforma:

R.D Bollinger 2007
Antinori Tignanello 2020
Bolgheri Sassicaia 2020

L'aumento di capitale

In vista di un lancio ancora più importante sul mercato, l'azienda ha chiuso un’operazione di raccolta capitali da complessivi 700.000 €, realizzata attraverso la sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP). La raccolta si inserisce nel percorso che porterà eWibe a perfezionare un seed round entro i prossimi 12 mesi si è svolta in due fasi. Lo scorso aprile è stata infatti, perfezionata una prima operazione da 250.000 € che ha portato una holding d’investimento founder friendly, fondata e guidata da Michele Padovani, ad entrare nel capitale di eWibe. La seconda fase della raccolta, per un valore di 450.000 €, amplia ulteriormente il club di investitori che oggi conta 50 business angels. Tra questi figurano società di investimento, ma anche nomi noti dell’imprenditoria italiana e manager di alto profilo come Paolo Berlusconi, Alberto Gennarini, Diego Palano, Mattia Riva, che potranno contribuire all’ulteriore sviluppo di eWibe.

Con le nuove risorse, eWibe punta non solo a potenziare ulteriormente il team e i servizi per gli utenti, ma soprattutto ad avviare un processo di internazionalizzazione che porterà la società a espandersi progressivamente in Europa. “Ringrazio gli investitori che hanno rinnovato la loro fiducia nelle ulteriori potenzialità di crescita di eWibe e sono felice di dare il benvenuto ai nostri nuovi partner - conclude Edoardo Maria Lamacchia - l club dei nostri business angels è salito a quota 50 e tra questi figurano investitori, imprenditori e manager di alto profilo. Grazie al loro supporto continueremo non solo a crescere e a potenziare i servizi offerti ai nostri utenti, ma puntiamo anche a superare i confini nazionali per espanderci progressivamente in Europa.

Siamo convinti che il mercato dei vini pregiati attirerà sempre maggiore attenzione a livello internazionale grazie alla sua capacità di registrare ottime performance in modo decorrelato dai mercati finanziari, anche attraverso la resilienza dimostrata in questi anni complessi".

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