Borsa e mercati

"No a impatti significativi". La precisazione del Mef sugli extraprofitti

Dopo la giornata di fibrillazione delle Borse, il Mef ha rassicurato i mercati sulla tassa agli extra-profitti: "Il tetto massimo non può superare lo 0.1%"

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La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso con il Ftse Mib in calo del 2.12% a 27.942 punti. Anche altre piazze europee hanno chiuso in calo e su tutte ha inciso la misura sugli extra-profitti decisa dal governo. È stata una giornata molto movimentata per le Borse, che hanno avuto violenti scossoni e anche per questo motivo il Mef ha diffuso una nota in serata con la quale rasserena il clima sottolineando che la tassa extraprofitti avrà un tetto massimo dello 0.1% sugli attivi.

"La misura proposta dal ministro dell'economia e delle finanze, condivisa e approvata dal Consiglio dei ministri nasce sulla scia di norme già esistenti in Europa in materia di extra margini bancari. Al tempo stesso la misura, ai fini della salvaguardia della stabilità degli istituti bancari, prevede anche un tetto massimo per il contributo che non può superare lo 0.1% del totale dell'attivo", spiega la nota del Ministero dell'Economia. Quindi, dal Mef rassicurano: "Gli istituti bancari che hanno già adeguato i tassi sulla raccolta così come raccomandato lo scorso 15 febbraio con specifica nota da Bankitalia, raccomandazione poi richiamata dal ministro Giorgetti in occasione dell'assembla Abi lo scorso 5 luglio, non avranno impatti significativi come conseguenza della norma approvata ieri in Cdm".

Nella nota del ministero si ricorda che "la base imponibile di tale imposta è determinata dal maggior valore tra l'ammontare del margine d'interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023 che eccede per almeno il 5 per cento il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2022".

Quindi, aggiunge il dicastero dell'Economia, "l'ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla

Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2022".

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