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Buffon: ieri alla Capitanio il portierone non è andato a trovare «degli amici»

Non si è quindi fermato al quinto dove ci sono le camere dei degenti ma è andato dove ci sono gli studi medici

Ieri su queste pagine web è stato scritto che Gianluigi Buffon era stato avvistato a Milano in via Mercalli davanti alla clinica Capitanio. Una Croma nera è arrivata veloce e ne sono scese due persone mentre l'autista è restato ad aspettare in auto. Una delle due era Gianluigi Buffon che camminava sorridendo e guardando i tetti di una casa di fronte alla clinica. In quei pochi metri una smorfia di dolore gli ha attraversato il viso. Dato che zoppicava in modo evidente chiunque avrebbe pensato si trattasse di una smorfia di dolore dato che la faccenda del menisco è nota ai più ma invece forse si trattava di un semplice fenomeno di meteorismo. Oggi, a pagina 12, la Gazzetta dello Sport titola: «Falso allarme. Buffon a Milano in clinica ma per un amico». Nel pezzullo siglato g.t. è scritto: «è venuto qui solo per trovare un amico, nessuna visita». Sempre la Gazzetta riferisce che ieri il portiere non si è allenato ma che ha comunque assicurato la sua presenza in campo. «tutto okay -ha detto Buffon- sabato contro la Fiorentina ci sono di sicuro». Noi non possiamo che augurarglielo, d'altronde si sa alla fine un portiere non deve certo correre come un mediano e alla fin fine il dolore può essere sopportabile. Per quanto riguarda l'apparizione di ieri di Buffon alla Capitanio di via Mercalli possiamo però essere ancora più precisi. Il portierone è entrato e dopo una breve discesa ha preso l'ascensore di sinistra salendo sino agli ambulatori del sesto piano. Non si è quindi fermato al quinto dove ci sono le camere dei degenti ma è andato dove ci sono gli studi medici.

Forse è andato veramente a trovare un suo amico, solo che deve essere un amico medico.

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