Calcio

Cos'è e come funziona Threema, l'app usata da Fagioli per le scommesse illegali

Il calciatore bianconero utilizzava Threema, convinto di non poter essere intercettato. L'app di messaggistica veniva usata dall'esercito svizzero per secretare le comunicazioni ufficiali

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Nicolò Fagioli è fuori dal tunnel delle scommesse, dopo aver patteggiato con la Procura Figc una pena di 7 mesi più altri 5 commutati in "prescrizioni alternative". Il centrocampista della Juventus ha spiegato che per scommettere utilizzava la piattaforma Threema, sotto il nickname di "XFarenz" e "XFarenz0!" per non rendersi rintracciabile. "Le ricevute delle singole giocate pervenivano sul mio cellulare da parte del referente della piattaforma, legale o illegale. Mi arrivavano tramite un’app Threema, che, per quanto mi avevano detto, garantiva al mittente la riservatezza nelle trasmissioni" ha confessato il giovane talento agli inquirenti.

Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, utilizzandola, Fagioli avrebbe ricevuto le schedine per le giocate dagli allibratori clandestini. Contemporaneamente, era convinto che le comunicazioni tra lui e le agenzie di betting illegale sarebbero rimaste segrete. In parte, se non fosse venuto a galla lo scandalo, è vero. La crittografia end to end (senza che un server intermediario tenga traccia della conversazione) di Threema è veramente una delle più sicure sul mercato, stando ai test degli esperti. Ma andiamo con ordine.

Cos'è Threema

Si tratta di un'applicazione di messaggistica nata in Svizzera nel 2012. Secondo i dati forniti dall'azienda, conta attualmente circa 10 milioni di utenti soprattutto concentrati tra Germania, Austria e Svizzera. Un prodotto di nicchia anche perché al contrario delle principali concorrenti non è gratuita: per scaricarla dai vari store occorrono quattro franchi svizzeri (3,80 euro). Un primo boom di connessioni si ebbe quando nel 2014 Facebook comprò WhatsApp, e nel Nord Europa si diffusero timori di violazioni della privacy.

Poi l'app fece parlare di sé quando l'esercito svizzero diffuse la notizia che avrebbe usato Threema per le sue comunicazioni ufficiali. Le ragioni erano essenzialmente tre: una di bandiera, una legata al fatto che i server erano basati in Svizzera e che quindi, terzo, non erano sottoposti alle norme, che in violazione al Gdpr (il testo unico europeo per la Protezione dei dati personali), consentono alle autorità giudiziarie statunitensi di appropriarsi a fini di sicurezza nazionale di dati veicolati attraverso app simili.

Come funziona

Come detto, Threema è un'applicazione di messaggistica peer to peer, cioè con una forma di crittografia che consente solo ai due partecipanti alla conversazione (e non a eventuali server intermediari) di leggere la comunicazione. L'iscrizione avviene in modo del tutto anonimo, senza lasciare numero di telefono o altre informazioni che possono permettere l'individuazione dell'iscritto.

Nel libro bianco sulla crittografia, disponibile nella documentazione dell'app, viene detto che Threema cancella dai server i messaggi non appena vengono consegnati ai destinatari. Inoltre, l'app utilizza un numero di combinazioni su cui si basano i protocolli di sicurezza numericamente più elevate rispetto a ogni altra applicazione di messaggistica istantanea.

Escamotage che aveva convinto Fagioli di non correre alcun rischio.

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