Qatar 2022

Quattro piccoli fenomeni: i giovani che possono infiammare il Qatar

Da Ansu Fati a Jamal Musiala, ecco chi sembra avere le carte in regola per guadagnare i riflettori in Qatar

Jude Bellingham, giovane alfiere di sua maestà
Jude Bellingham, giovane alfiere di sua maestà

L’orologio sta per scaricarsi. Il countdown che avvicina alla disfida qatariota viaggia a ritmi incalzanti, trascinando con sé una caterva di polemiche: la redditività delle emozioni (calcistiche) che pesa più delle vite degli operai, un paese che considera fuorilegge l’omosessualità, i sentimenti di plastica prodotti dai petroldollari. È tutto sbagliato, è tutto da rifare, verrebbe da dire. Eppure il mostruoso circo itinerante del pallone non contempla fermi morali: qualcuno si indigna, altri promettono sabotaggi, ma comunque si gioca.

Qui, dove fino a settant’anni fa l’economia si avvitava intorno al commercio delle perle pescate da tribali sommozzatori, adesso sorgono cattedrali improbabili, sospinte dal potere delle raffinerie. In questo deserto etico tocca comunque ciarlare di calcio. Raggi di divertissement che bucano una vicenda penosa.

Proviamoci, allora, turando il naso. In fondo anche Eric Cantona – uno che ha crivellato di accuse il mondiale - ha detto che se esiste un posto abitato dalla speranza del riscatto, quello resta il calcio. Sarà. Soppesiamo la scena dei talenti più giovani, allora, per alleggerire la coltre cinerea che grava sull'evento.

Mettiamoli in fila dunque, attingendo a piene mani dallo sterminato bacile offerto dalla rassegna iridata. Il primo potrebbe essere Jamal Musiala, astro iridescente sulla trequarti tedesca. Poi Jude Bellingham, mediano per sua Maestà Re Carlo. Quindi in Francia, per gettare un fascio di luce su Djani Tchouaméni. Infine in Spagna, nelle zolle abitate da Ansu Fati.

JAMAL MUSIALA, ORO TEUTONICO

Diciannove anni sono davvero uno scherzo, ma la carta d’identità non è quasi mai il perimetro del valore calcistico. Alla sua tenera età Jamal Musiala è già uno dei calciatori più decisivi d’Europa. Di lui Lothar Matthaus ha detto: “Vale come Messi, costa 250 milioni”. Da agosto a oggi 20 gol e 8 assist con il Bayern Monaco, non esattamente la pro loco. Nagelsmann lo coccola come nessun altro, anche perché, conti alla mano, Jamal fabbrica un’azione decisiva per ogni ora di calcio giocato. Un pezzo pregiato sulla trequarti tedesca che promette di fare impennare il pil degli analgesici.

Jamal Musiala

HEY JUDE: BELLINGHAM, LA ROCKSTAR DI RE CARLO

Aveva già infranto ogni record diventando il più giovane calciatore di sempre agli Europei. Ora Jude Bellingham è pronto a preparare un’altra spremuta di storia. Diciannove anni anche per lui, che è l’unico convocato da Southgate a non giocare in Inghilterra. A Dortmund potrebbero pensare di erigergli a breve un monumento: lì nel mezzo è un concentrato di classe, senso tattico e inarrestabile fervore post adolescenziale.

Jude Bellingham
Wikipedia

TCHOUAMENI: REAL MADRID? CI PENSO IO

Quando Casemiro ha lasciato Madrid per accasarsi a Manchester, sponda United, il numero di sbronze percepite in città è stato direttamente proporzionale al senso di smarrimento. Poi però Florentino ha aperto il portamonete, ha estratto 100 milioni tintinnanti e si è preso Djani Tchouaméni. Classe duemila, si è piazzato sulla mattonella ereditata dal brasiliano e da lì non si è più mosso. Ancelotti stravede per i suoi recuperi e per gli strappi che lacerano le partite. Anche Deschamps sa di avere in casa un arnese incandescente.

Aurélien Tchouaméni

ANSU FATI: IL PREDESTINATO

Se ne parla da quando aveva sedici anni, ma ora che ne ha venti continua ad essere un virgulto. Sempre più centrale nel Barcellona, è dotato di un repertorio fintistico esondante e di una confidenza genetica che gli consente di imburrare e cuocere sovente le retroguardie altrui.

Ansu Fati sguazza dentro ad una piscina di talenti, ma nell’affollata vasca iberica promette di essere l’uomo della provvidenza di Luis Enrique.

Ansu Fati
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