Calcio

Grosso esonerato dal Lione: finisce l'avventura francese del tecnico campione del mondo

La sconfitta di domenica contro il Lille ha convinto il club francese, ancora ultimo con sette punti, a dare una scossa all'ambiente e cambiare guida tecnica

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Dopo appena due mesi e mezzo è finita l'avventura di Fabio Grosso alla guida del Lione. Fatale la sconfitta interna di domenica col Lille che ha lasciato la squadra all'ultimo posto a quota 7 punti dopo 12 gare.

Secondo "L'Equipe" il tecnico italiano avrebbe incontrato ieri il proprietario John Textor e nella mattinata di oggi gli sarebbe stata comunicata la decisione di esonerarlo. Textor e il nuovo ds David Friio affideranno la panchina ad interim a Pierre Sage, 44enne responsabile del settore giovanile alla sua prima esperienza da allenatore: sarà lui a sedere in panchina sabato col Lens e mercoledì prossimo nel recupero col Marsiglia. Per raccogliere la sua eredità invece sembrano essere forti le candidature di Bruno Genesio, Igor Tudor e Jorge Sampaoli.

Il bilancio di Grosso

Grosso era stato ingaggiato a metà settembre al posto di Laurent Blanc, che col Lione che aveva raccolto solo un punto in quattro giornate. Ma il tecnico italiano non è riuscito a invertire il trend, raccogliendo una vittoria, due pareggi e 4 sconfitte. Un bilancio non positivo, anche se otto partite non sono sufficienti per esprimere un giudizio equilibrato sull'operato. Anche perché l'ex campione del mondo con grande coraggio aveva raccolto la sfida di rimettere in carreggiata il club francese dopo un pessimo inizio di stagione. Insomma, un clima deleterio dove Grosso è arrivato per provare a trasmettere il suo entusiasmo e le sue idee di gioco, dopo l'annata positiva a Frosinone, portato in Serie A.

I motivi dell'esonero

Dopo il pareggio inaugurale con il Le Havre (0-0), le cose sono andate di male in peggio. L'allenatore chiedeva duttilità tattica e massima disponibilità ma i cambi drastici pure a metà gara, e quelli tattici durante la partita hanno reso ancora più fragile una squadra minata pure da tensioni interne, tra vecchia guardia e nuove generazioni. Emblematico il caso di Rayan Cherki, talentuoso 19enne subito strigliato da Grosso per provocarne un maggior impegno, in allenamento e eventualmente in campo. Invece il giovane fantasista è caduto nell'anonimato. Poi non sono mancati i malumori dei senatori, da Lovren a Tagliafico, a Tolisso. E anche il capitano Alexandre Lacazette, vice-capocannoniere della passata stagione, non ha dato il solito contributo.

Il tonfo casalingo di domenica ha convinto Textor a dare un'altra scossa all'ambiente. Il Lione infatti è sempre ultimo con 7 punti, a -5 dalla zona salvezza, ma con una gara da recuperare. Quella con il Marsiglia, non giocata dopo che il pullman del Lione era stato preso d'assalto da un gruppo di ultrà marsigliesi.

Un agguato durante il quale Grosso è stato ferito alla palpebra e all'arcata sopraciliare sinistra, suturate con quindici punti, rischiando di perdere addirittura un occhio.

L'immagine che resterà più impressa di un'avventura da archiviare il prima possibile.

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