Calcio

La Fiorentina la ribalta due volte: sbuca Kouame per i tre punti

Un match incredibile a Firenze: Koopmeiners sigla il vantaggio dell’Atalanta, ma la Fiorentina la rimonta con Bonaventura e Martínez Quarta. Alla ripresa, Lookman ci mette una pezza ma Kouame si porta a casa il pallone: tre punti d’oro per la Viola

Il gol rapace del subentrato Christian Kouame firma la vittoria della Fiorentina (via AC Fiorentina)
Il gol rapace del subentrato Christian Kouame firma la vittoria della Fiorentina (via AC Fiorentina)

Un match che sa d’Europa e promette bene per la Fiorentina di Vincenzo Italiano: il braccio di ferro contro l’Atalanta rimane aperto fino alla fine. È la Dea a passare in vantaggio meritatamente con Koopmeiners, ma Bonaventura dà la scossa ai suoi: la viola trova il pareggio con l’ex e, poco dopo, il raddoppio con Martínez Quarta. La ripresa è tutta un costante sconvolgimento di fronte, da entrambe le parti: al terzo tentativo su una serie di distrazioni d’impostazione per la Viola è Lookman a freddare Terracciano. A quel punto, però, la Fiorentina rialza la testa e i cambi portano nuova linfa alla squadra di casa: è Kouame, col piedone, ad allungarsi e trovare un gol preziosissimo che significa vittoria e tre punti di sostanza.

Nella cornice d'un Franchi trepidante e strapieno, nuovamente con numeri che superano la quota dei 30.000 spettatori – complice anche una nuova policy e strategia di comunicazione sui prezzi ribassati dei biglietti – si apre la quarta giornata del campionato di Serie A per una Fiorentina sulle montagne russe ed un’Atalanta in cerca di costanza e conferme. I precedenti tra le due formazioni sono 64, di cui ben 38 le vittorie viola: Firenze è terreno storicamente ostico per i bergamaschi, e la storia pare proprio ripetersi.

Un match di respiro europeo

"Con l’Atalanta è sempre stata una gara di alta qualità ed intensità: è una squadra che va forte e ti stimola a partite di livello", le parole di Vincenzo Italiano alla vigilia della partita "Gasperini gli ha dato un’impronta incredibile, in questi ultimi anni: sarà un banco di prova davvero difficile". Ed è forse in virtù di questo pensiero, e la vocina costante sul turn-over obbligato per gli impegni di Conference, che il coach viola, nonostante il mantra del riposo post convocazioni nazionali, schiera da subito Nico González (e non rinuncia a Milenković) con Bonaventura, con fascia da capitano, e Brekalo a supportare M’Bala Nzola davanti; sosta concessa, invece, a capitan Biraghi: al suo posto, Fabiano Parisi, a completare il blocco difensivo con Dodô, preferito a Kayode, e Martínez Quarta, dietro al duo Mandragora e Duncan in mediana. In porta, salta il turno Christensen in favore di Terracciano.

Anche l’Atalanta arriva a Firenze alle porte d’un tour de force europeo importante, e forse è questa la principale motivazione, al netto di rumoreggiati affaticamenti fisici, dietro alle scelte di Gian Piero Gasperini per l’undici titolare della Dea. Arriva così il debutto per Carnesecchi, dopo la stagione positiva in maglia Cremonese, che viene preferito a Musso, di rientro dalla chiamata nazionale, tra i pali; rientra alla prima capitan Tolói, a formare il trio di difesa con Scalvini e Kolašinac. Se il centrocampo rimane di fatto invariato in termini di scelte dalla vittoria al Gewiss Stadium contro il Monza, con Zappacosta, De Roon, Ederson e Ruggeri, le sorprese sono invece per il comparto offensivo: c’è ancora De Ketelaere a far coppia con Lookman, preferito al tanto chiacchierato Scamacca, che partirà invece dalla panchina, assieme ai rientrati disponibili Hateboer e Mirančuk. Dietro il duo d’attacco, l’olandese Koopmeiners, che proprio contro la viola aveva esordito in Serie A, nel settembre 2021.

Bonaventura trascina la Viola: l’ex esulta eccome

I primi minuti di gioco sono preludio d’uno scontro a viso aperto e senza esclusione di colpi: estrema densità e pochi spazi per la costruzione, condite da tanto pressing da ambo le parti, segnalano forse il senso anche emotivo del match tra Fiorentina ed Atalanta. La Dea parte in quarta e con un pressing pesante che parte dalle prime punte, mentre la Viola fatica a trovare dei riferimenti: così, la prima vera occasione è nerazzurra, dopo 12’, perché Koopmeiners è bravo a pescare Zappacosta che al volo in doppia battuta scocca un missile che Terracciano allunga di mestiere sopra la traversa. È il 20’ e la Fiorentina non riesce ad uscire, faticando nel trovarsi libere linee di passaggio ma soprattutto soffre il pressing atalantino: e allora, Teun Koopmeiners, lasciato (troppo) solo al limite dell’area, riceve palla dal compagno di nazionale Oranje Marten de Roon e chiude il mancino – primo gol in stagione, quindicesimo con la maglia della Dea, per l’olandese classe ‘98. Atalanta in vantaggio.

La Viola cresce alla mezz’ora e, mentre Bonaventura volteggia in mezzo al campo alla ricerca di spiragli d’incursione, Parisi arriva spesso – su richiesta d’Italiano – a fondo corsia alla ricerca di Nzola, che però è costantemente chiuso dall’impianto nerazzurro in fase di non possesso. Non potrebbe essere, oggi, nessun altro a risollevare morale e testa della Fiorentina per riaprire una gara ancora lunghissima: è Jack Bonaventura servito da Nico González, al 35’, con controllo di freddezza a motore stop-and-go con tiro al volo a ferire l’Atalanta. Carte in tavola, e l’ex esulta eccome. Il gol dà la sveglia alla Fiorentina: un paio di minuti dopo, Martínez Quarta innescato nell’incursione veloce da Duncan trova le manone di Carnesecchi, e poi Mandragora ci riprova da fuori. L’inerzia della partita cambia, quasi d’improvviso, allo scadere del primo parziale di gioco: Duncan disegna un cross tagliato dalla sinistra che Martínez Quarta stacca in rete con un colpo da manuale a sorpresa per Carnesecchi. Il quarto gol in Serie A del difensore argentino è un punto fermo sul ribaltone ora compiuto della Fiorentina, che conferma il colpo di testa come fondamentale preferito per andare in gol (il quinto). La Viola è tornata in partita, e adesso deve tenere ben salde le redini.

Illusione Lookman: c’è Kouame per i tre punti

La ripresa segnala, sin dai primi secondi, quel che potrebbe essere la vera spina nel fianco della Fiorentina: il fantasma del calo d’attenzione. Perché due ripartenze fulminee di Lookman, che fa della fisicità e degli strappi la propria firma, nascono da due ingenuità dei fiorentini: prima, Duncan ci mette una vita immotivatamente in un disimpegno agile e il rimpallo rapido genera un assist fortuito per l’attaccante che, a tu per tu con i centrali viola, temporeggia alla ricerca d’uno spazio di tiro che poi non arriva; poi, lo stesso numero 11 avrebbe ancora una palla buona ma viene murato, per la seconda volta consecutiva, da un muro fumoso di maglie viola. Nel frattempo, la Fiorentina prova a respirare e ritrovare un baricentro e, al 50’, Nico González fa tremare la porta di Carnesecchi con la sua specialità, il tiro a giro d’interno sinistro a cercare il secondo palo – pallone out d’un soffio. Già dall’altra parte, in quella che sempre più, con lo scorrere dell’orologio, diventa un break tennistico, arriva l’occasione d’oro per Ademola Lookman: è buona la terza e primo centro stagionale per il centravanti che regala il pareggio all’Atalanta, che sfrutta l’accelerazione del nigeriano naturalizzato inglese sul secondo assist di giornata per De Roon per ferire i padroni di casa bucando i guantoni di Terracciano. Palla al centro.

In parità e ristabilito equilibrio, Gasperini dà il benestare ad un cambio che s’era, in realtà, interrotto al momento del gol di Lookman: è proprio lui ad uscire, lasciando spazio a Scamacca; il cambio è triplo, con Zortea al posto di Zappacosta e Pašalić per De Ketelaere. La disperazione è tutta di Nico González, al 60’, quando parte sul filo del fuorigioco innescato da Dodô, che sfrutta l’indecisione di Ruggeri e Kolašinac trovando un corridoio pulitissimo per il compagno in maglia 10: l’argentino cerca il tocco sotto a tu per tu con l’estremo difensore della Dea, ma sbaglia e gonfia l’esterno della rete. Martínez Quarta, istanti dopo, cerca la doppietta, ma è l’appena subentrato Pašalić ad intervenire per togliere il pallone dal tap-in. Italiano applaude Nico González, uno dei protagonisti del match e certamente ineguagliabile in termini di sacrificio: entra Kouame, accompagnato da Arthur che sostituisce invece Mandragora. È ancora la Fiorentina a provarci: al 73’, Brekalo s’accentra ed impegna dalla distanza Carnesecchi, attento. Nzola non trova spazi ed Italiano ha bisogno di movimento davanti ad aggirare il pressing nerazzurro: entra Beltrán, a quindici minuti dalla conclusione. È proprio l’ex River Plate a dribblare Scalvini e cercare l’imbucata, quando una serie di rimpalli bucano a sorpresa le retrovie ospiti: il pallone rimane lì, Adopo non si gira sufficientemente in fretta e allora un altro subentrato viola, Kouame, allunga il piedone che significa vantaggio e tre punti d'oro per la Fiorentina.

Gasperini si gioca la carta Mirančuk, che subentra a Ruggeri a dieci minuti dalla fine. La partita è ancora viva e accesa, ma sono alla fine i cambi d’Italiano ad avere la meglio: non solo il protagonismo di Beltrán, che riesce a sviare con classe le marcature strette, entra anche Barák a fluidificare il giro palla della Fiorentina, che tenta di gestire i sette, lunghi minuti di recupero concessi da Pairetto. L’Atalanta non riesce ad uscirne, tanto che Scamacca non tocca quasi mai palla; quando lo fa, però, manca un minuto alla fine e riesce a lanciare pericolosissimo Adopo al limite dell’area piccola. Non basta, perché il triplice fischio, tra le (piccole) proteste della panchina viola per un fallo su Beltrán, significa quel che proprio il match-winner Christian Kouame corre a dire al proprio allenatore: "È finita, mister".

Il tabellino

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodô (74’ Biraghi), Martínez Quarta, Milenković, Parisi; Mandragora (64’ Arthur), Duncan (88’ Barák); Brekalo, Bonaventura, Nico González (63’ Kouame); Nzola (74’ Beltrán). A disposizione: Sottil, Ranieri, Infantino, Martinelli, Kayode, Comuzzo, Christensen, Amatucci. Allenatore: Vincenzo Italiano

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Tolói, Scalvini, Kolašinac; Zappacosta (59’ Zortea), De Roon, Ederson, Ruggeri (80’ Mirančuk); Koopmeiners (74’ Adopo); De Ketelaere (59’ Pašalić), Lookman (59’ Scamacca). A disposizione: Musso, Muriel, Djimsiti, Bakker, Rossi, Hateboer. Allenatore: Gian Piero Gasperini

Marcatori: 20’ Koopmeiners (A), 35’ Bonaventura (F), 45’ Martínez Quarta (F), 53’ Lookman (A), 76’ Kouame (F)

Ammoniti: 34’ De Roon (A), 65’ Zortea (A), 87’ Parisi (F)

Espulsi: n/a

Arbitro: Luca Pairetto (Sez. Nichelino, Torino)

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