Calcio

Grosso furibondo: dopo la sassaiola, il Lione potrebbe disertare il Velodrome

Il tecnico italiano, dopo la decisione della Ligue 1 di non punire il Marsiglia per la sassaiola all'autobus del Lione, spara a zero in conferenza stampa. Il club ha fatto ricorso e potrebbe non presentarsi a Marsiglia il 6 dicembre per la partita contro l'undici di Gattuso

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Quando ha accettato di allenare il Lione, certo Fabio Grosso non si immaginava di dover affrontare eventi come quelli che lo hanno portato in ospedale prima della sentitissima sfida con il Marsiglia. Il tecnico italiano, rimasto ferito al volto, aveva provato a stemperare le polemiche dopo la sassaiola verso l’autobus che portava la squadra al Velodrome ma ora ne ha avuto abbastanza. Dopo la decisione della Commissione Disciplinare della Ligue 1 di non avviare una procedura disciplinare nei confronti del Marsiglia, l’allenatore spara a palle incatenate in conferenza stampa. Questa vicenda che sta causando discussioni infinite in Francia potrebbe vedere una ulteriore escalation, visto che voci interne alla società hanno fatto capire che il Lione potrebbe boicottare la partita che dovrebbe giocarsi il 6 dicembre.

Grosso: “Ci vuole una decisione forte”

A far perdere la pazienza all’ex nazionale azzurro la notizia che la partita sospesa dopo i gravi incidenti all’esterno dell’impianto del Marsiglia si dovrebbe giocare come se niente fosse e non a porte chiuse come consigliato da molti esperti di sicurezza. Grosso non riesce a contenere il suo disappunto: Ero abbastanza sicuro che non saremmo dovuti tornare lì. Ma ho visto che non è così al momento. Spero che prendano un'altra decisione perché quello che è successo è qualcosa di molto, molto serio. Non è normale. Non può passare come una cosa normale”.

La decisione di non punire la società del Marsiglia per le azioni dei propri tifosi, anche quando hanno causato ferite serie agli avversari, rischia di arroventare ulteriormente un clima già avvelenato. Grosso teme che i criminali responsabili dell’attacco si sentiranno incoraggiati a fare ancora di peggio: “Quando si verifica qualcosa del genere bisogna prendere una decisione forte, altrimenti le cose inaccettabili torneranno, e sarà più grave, e magari la persona a cui succede non potrà tornare a parlare”. In quanto al possibile boicottaggio, il tecnico preferisce non esprimersi direttamente: Non ho nulla contro l’OM, né contro i suoi veri tifosi, né contro l’atmosfera che si respirava lì allo stadio. Tuttavia, non possiamo pensare di dover giocare a calcio con un autobus blindato”.

Grosso Marsiglia Lione incidenti

La rabbia del Lione: “Faremo ricorso”

Immediatamente dopo l’annuncio della Commissione Disciplinare della Ligue de Football Professionel (LFP), la dirigenza dell’Olympique Lyonnais ha fatto immediatamente sapere che presenterà ricorso contro la decisione. La giustificazione fornita dalla Lfp, ovvero che gli incidenti non sono avvenuti allo stadio ma su strade pubbliche, non ha convinto per niente il Lione. Nel comunicato ufficiale si legge che “la Lfp si assolve dalla responsabilità per questi gravi episodi di violenza che hanno provocato: l'attacco al pullman dei giocatori; il grave infortunio agli occhi del suo allenatore Fabio Grosso - che ha richiesto 12 punti di sutura e assenza dal lavoro - e del suo assistente Raffaele Longo; l'attacco contro 6 autobus che trasportavano tifosi che avevano percorso lo stesso percorso dei giocatori, 20 minuti dopo i primi incidenti”.

Il tono del comunicato lascia poco spazio ai dubbi sulla determinazione del club di non accettare supinamente questa decisione: L'Olympique Lione è profondamente scioccato dalla decisione del comitato disciplinare di dichiararsi incompetente a far fronte agli incidenti estremamente gravi che hanno gravemente ostacolato l'arrivo vicino allo stadio Vélodrome” e presenterà appello perché questi “eventi ritenuti inaccettabili non siano lasciati senza conseguenze”.

A questo punto tutto sembra indicare che il recupero del prossimo 6 dicembre potrebbe vedere la squadra di Grosso disertare il Velodrome, complicando ulteriormente una vicenda che sta già gettando nel caos il mondo del calcio francese.

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