Calcio

I vergognosi cori contro Napoli e Maradona: cosa è successo a La Spezia

Dopo che il Napoli ha preso i largo, alcuni ultras spezzini hanno iniziato a sfogarsi contro la squadra partenopea, prendendo di mira il suo calciatore più amato

I vergognosi cori contro Napoli e Maradona: cosa è successo a La Spezia

La partita andata in scena allo stadio Alberto Picco di La Spezia quest'oggi, domenica 5 febbraio, alle ore 12:30, non rimarrà certo negli annali per il risultato sorprendente, dato che il Napoli ha rispettato il pronostico sconfiggendo i padroni di casa col punteggio di 3-0 e allungando di altri tre punti, almeno fino alla conclusione del derby milanese in programma stasera, il distacco sulle più dirette inseguitrici. A restare, purtroppo, nella memoria saranno i cori rivolti dagli ultras spezzini contro la squadra partenopea, in particolar modo nei riguardi del suo campione più amato, vale a dire Diego Armando Maradona, e del suo allenatore Luciano Spalletti.

Cosa è accaduto

La mattinata si era aperta con un bel gesto da parte del calciatore del Napoli Victor Osimhen: durante le fasi di riscaldamento che hanno preceduto il fischio iniziale della partita odierna, valevole per il ventunesimo turno del campionato di calcio di Serie A, l'attaccante nigeriano ha colpito in modo involontario con una pallonata una tifosa presente sugli spalti del Picco. Osimhen non ci ha pensato due volte e, scortato dagli steward dello stadio, si è fatto strada tra i tifosi spezzini per raggiungere la ragazza e scusarsi con un abbraccio per l'accaduto.

Con i tifosi partenopei residenti in Campania assenti per effetto del decreto firmato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che vieta per due mesi le trasferte ai supporters di Roma e Napoli, dalla curva Ferrovia sono partiti dei cori contro gli azzurri: oltre ai napoletani, nel mirino degli ultras locali è finito Diego Armando Maradona. "O mama, mama, mama. Sai perché mi batte il corazón? È morto Maradona", è uno dei più gettonati. Ma anche il tecnico toscano sulla panchina del Napoli non è stato risparmiato: Spalletti, peraltro, ha vestito la maglia dello Spezia da calciatore in 120 occasioni tra il 1986 e 1990. I tifosi azzurri presenti hanno replicato ironicamente alla provocazione: "Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta", hanno cantato infatti alcuni.

L'acredine tra le due tifoserie non è una novità, visto che le prime ruggini si erano già viste in occasione dell'ultima giornata dello scorso campionato, quando si verificarono degli scontri fra ultràs, a causa dei quali il match venne sospeso per qualche minuto.

Le parole di Spalletti

"Cori contro la morte di Maradona?", ha commentato dopo una specifica domanda nel corso della conferenza stampa post-partita il tecnico toscano. "Non voglio riferirmi a un caso specifico, ma in generale bisogna smettere di fare i cori contro: si deve fare il tifo per la propria squadra. Non si perda tempo ad andare a offendere le altre città.

È un modo di fare sbagliato del calcio italiano", ha concluso.

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