Calcio

"Io, baciata da Rubiales, vi dico qual è la verità"

La calciatrice Jenni Hermoso smentisce la versione del presidente Rubiales. "Non ho mai acconsentito al bacio che mi ha dato". Questo il commento riportato da Marca

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Il caso Rubiales sta monopolizzando sempre di più il dibattito calcistico e politico in Spagna. Le mancate dimissioni hanno reso ancora più incandescente il clima nei confronti del presidente della Federcalcio spagnola. Tutti contro Luis Rubiales insomma, a cui si chiede un passo indietro dopo l'ormai famoso bacio con la giocatrice Jenni Hermoso.

Proprio la calciatrice campionessa del mondo, ha smentito in un comunicato la versione di Rubiales, e ha spiegato che "in nessun momento" ha acconsentito al bacio che il dirigente sportivo le ha dato sulla bocca. Hermoso, insieme al resto delle giocatrici internazionali, ha chiesto "veri cambiamenti, sia sportivi che strutturali" nella Federcalcio. "Voglio chiarire che in nessun momento ho acconsentito al bacio che mi ha dato. Non tollero che venga messa in discussione la mia parola, tanto meno che vengano inventate parole che non ho detto". Questo il commento, riportato dal quotidiano "Marca".

Anche le altre giocatrici sinora rimaste in silenzio, hanno deciso di intervenire facendo quadrato attorno alla loro compagna. Dopo Alexia Putellas, parla sui social la portiera Cata Coll: "Quanto mi dispiace che 23 calciatrici non siano le protagoniste... Ora basta! Con te, Jenni, fino alla morte". Per la centrocampista Aitana Bonmati, "ci sono limiti che non possono essere superati" e questo, aggiunge, "non possiamo tollerarlo. Siamo con te, amica mia". Per Marisa Rodriguez,"ora più che mai con Jenni Hermoso. Basta con le bugie, non sei sola". "Tutto il mondo ha visto quello che è successo", scrive infine la centrale difensiva Irene Paredesm, che rivolgendosi a Hermoso conclude: "La vittima sei tu, siamo con te".

Cosa è successo oggi

"Non mi dimetto". Luis Rubiales lo ha ripetuto forte, ben cinque volte. Il numero uno della Federcalcio spagnola, dopo giorni di bufera, ieri aveva fatto trapelare che avrebbe lasciato. Oggi invece il colpo di scena all'assemblea della Federazione: non solo non ha mollato il suo incarico ma è andato all'attacco, definendosi vittima di "un falso femminismo" e andando allo scontro totale con la stragrande maggioranza della società spagnola.

Ma soprattutto la convinzione che il bacio dato a Jenni Hermoso fosse condiviso dalla giocatrice."Lei per prima è venuta vicina a me, quindi le ho detto di dimenticarsi del rigore sbagliato ci siamo abbracciati. Quindi le ho chiesto un bacetto e lei mi ha detto che andava bene". "Il desiderio che potevo avere nel baciare" poi ha chiarito"era lo stesso che potevo avere nel dare un bacio a mia figlia. Non c'era posizione di dominio anche se si sta vendendo un'altra cosa".

Una sfida frontale contro il senso comune di un Paese intero che ha già bocciato la sua condotta. La reazione del governo è stata netta. L'esecutivo Sanchez ha annunciato misure immediate:"Rubiales non è stato all'altezza della situazione - ha detto il sottosegretario allo Sport Victor Francos - agli occhi del governo, della società spagnola e delle stesse campionesse. Il governo intende agire. Il suo cammino è finito: lo sospenderemo dalle sue funzioni".

Nei prossimi giorni i tribunali amministrativi esamineranno le tante denunce già depositate e le sentenze sembrano scontate a favore alla sua sospensione. Ma a questo punto sembra che la mossa di questo controverso dirigente sportivo punti a qualcosa di più che a conservare una poltrona.

Il governo progressista lo ha colto in pieno, tanto che sempre Francos ha affermato chiaramente che questa vicenda deve diventare "il Me Too del calcio spagnolo".

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