Calcio

La legge di Mbappé condanna l'euroMilan

I rossoneri si illudono per mezz'ora a Parigi, poi la stella francese li riporta sulla terra. Il Diavolo, che non ha ancora segnato un gol in Champions in 3 gare, ora è all'ultimo posto nel girone

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Strapazzato dal Psg, il Milan si ritrova con 2 punti dopo 3 partite e il rischio concreto di mancare ormai la qualificazione. Il 3 a 0 subito è un premio al calcio pieno di bollicine dei francesi introdotto da Luis Enrique e smaschera tutti i limiti attuali del Milan, perso nella settimana più complicata del suo ottobre. Due sconfitte consecutive: con qualche spiegazione quella con la Juve, netta questa col Psg che è di una categoria superiore. Tutti i limiti (e i rari ricambi) sono emersi in modo evidente. Solo due, Leao e Maignan, sembrano all'altezza del compito: gli altri meno, molto meno.

Nel calcio, come nelle professioni, ci sono le categorie. E la categoria a cui appartiene Mbappé è in cima alla piramide tecnica, corrisponde a quella rara dei fuoriclasse. Niente a che vedere, intendiamoci bene, con quelli di casa nostra troppo presto celebrati e accostati alla freccia francese. Solo uno come lui può trasformare un attacco quasi banale in un lampo che acceca e incenerisce la difesa del Milan. Gli consegnano la palla sulla soglia dell'area di rigore: finta, contro finta, destro a pelo d'erba che passa tra le gambe di Tomori e fulmina Maignan. È il fuoco d'artificio che illumina la notte del Psg e racconta degli stenti del Milan che racimola in appena 7 minuti, i primi, ben due cartellini gialli (Thiaw e Krunic) prima di trovare le contromisure adatte per replicare alla pressione molto alta dei parigini. Nella fase centrale i rossoneri si liberano dalla morsa e quando succede, capita a Leao l'occasione per sfiorare la porta di Donnarumma a metà frazione, dal limite.

La ripresa consuma il primo cambio (Calabria per Thiaw) e un mucchio di emozioni in pochi minuti come accade in certe sfide di respiro europeo. Dapprima il raddoppio di Dembelè annullato dal var (per fallo su Musah), poi il rilancio di Maignan che mette Pulisic davanti alla porta (l'assist per Giroud non è preciso e la girata del francese è sull'esterno rete), quindi il 2 a 0 del Psg maturato su un angolo nel quale l'attenzione del Milan precipita pericolosamente. Dembelè libero al tiro impegna Maignan, la respinta del portiere premia Kolo Muani solo soletto nel posto giusto.

Dal possibile pari allo 0 a 2 è questione di un minuto e un misto di imprecisione e disattenzione grave. Giroud ha qualche acciacco (Jovic non può entrare perché ko durante il riscaldamento), l'unico che tiene in piedi il Milan creando qualche ansia ai parigini è Leao che deve salire sulla scala per raggiungere MBappè ma non ha dietro il Psg.

Il 3 a 0 finale è l'esclamativo del sudcoreano Lee che incornicia la serata.

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