Calcio

L'ultimo spicchio d'Europa per la Signora che rischia il "confino"

Europa League, nell'inferno di Siviglia dopo l'1-1 all'andata. Obiettivo: la finale a Budapest per poter respirare. Lunedì la sentenza sul -15 e poi le decisioni Uefa

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C`è un`ombra che accompagna la Juventus in Spagna. Potrebbe essere l`ultimo suo viaggio europeo prima di un confinamento in patria deciso dai tribunali nazionali o dell`Uefa. È il sinistro presagio che ormai accompagna da mesi la squadra di Massimiliano Allegri, uscita e rientrata dall`Europa in campionato con la famigerata penalizzazione di quindici punti, prima data e poi tolta. Ora la narrazione prevede che lunedì la Corte di appello federale ricalcoli la pena «afflittiva», per rispedire fuori dalle competizioni continentali i bianconeri. Con questo fardello sulle spalle la Juve questa sera si gioca a Siviglia l`accesso alla finale di Europa league, a Budapest.

E come se non bastasse a mettere pressione si aggiunge il fatto che in caso di eliminazione per i bianconeri significherebbe seconda stagione di fila con zero titoli. Che dopo nove anni di scudetti e coppe e finali di Champions, potrebbe anche far parte del gioco. Appunto il gioco. Se almeno questa Juventus avesse convinto sul piano della qualità i giudizi sarebbero diversi, visto il calvario di stagione che ha dovuto affrontare: oltre alle vicende giudiziarie sportive, quelle dei tribunali ordinari e la decapitazione dell`intero management.

Un inferno dal quale i bianconeri a detta di Massimiliano Allegri nelle scorse settimane sono usciti con una corazza. E per questo non dovrebbe spaventare quanto promesso dagli ultras del Siviglia: «La Juve saprà cos`è un manicomio nel bel mezzo dell`inferno. Dobbiamo fare in modo che gli italiani si pentano di aver scelto di essere calciatori e gli tremino le gambe ogni volta che dovranno controllare un pallone». Resta il fatto che finora in Europa League i viaggi della Signora sono finiti nel migliore dei modi: vittorie a Nantes e Friburgo, pari decisivo a Lisbona contro lo Sporting. Altra storia nella Champions praticamente non giocata (3 trasferte, 3 ko).

Stasera si riparte dal gol di Gatti all`ultimo secondo per un pareggio insperato che tiene viva la speranza di regalarsi un`altra serata europea, prima di un annunciato castigo. Che significherebbe anche coltivare il sogno di alzare un trofeo prima di essere estromessi dall`Europa. Chissà come la prenderebbe l`Uefa? E Ceferin che dovrebbe consegnare la coppa? Altrimenti inferno farebbe rima con fallimento. «Una stagione folkloristica», ha detto ieri Allegri. Ha ragione: lo spettacolo è un`altra cosa.

In campo e fuori.

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