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"Rifiuto di arrendermi": Eriksson parla del cancro

Ha intenzione di vivere al meglio i giorni che gli restano nella speranza che le cure possano allungare la vita e la qualità delle sue giornate: Sven Goran Eriksson parla del cancro al pancreas e dei suoi progetti

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Dopo la diagnosi di cancro la vita è improvvisamente cambiata: la quotidianità deve essere ripensata in funzione del male che potrebbe portarselo soltanto nell'arco di un anno. Sven Goran Eriksson, 75 anni, non si arrende e ha deciso di affrontare il tumore al pancreas (per il quale non c'è cura) senza lasciarsi andare e continuando a vivere al meglio ogni giorno che passa.

Le parole di Eriksson

Intervistato da Itv.com, l'ex allenatore svedese ha espresso tutto il suo desiderio di trascorrere una vita "normale" anche dopo la diagnosi e il pensiero che inevitabilmente finisce quasi in ogni momento alla malattia. "È venuto tutto dal nulla, uno shock per me, i bambini e tutta la famiglia", ha dichiarato in tv, un po' provato ma con un coraggio da leone a parlare al pubblico di una tema così delicato. Per non farsi sopraffare dal male "devi lavorarci, non pensarci 24 ore al giorno e non sederti a casa a non fare nulla, vivi la tua vita il più normale possibile il più a lungo possibile. Mi rifiuto di arrendermi, voglio vivere ogni giorno una vita normale", ha detto l'ex mister, tra le altre, della Lazio e della Nazionale inglese.

Quali sono i desideri

Anche se dovrà stare attento agli sforzi e non potrà "correre una maratona", come lui stesso ha detto, avrà la possibilità di andare in palestra e "fare esercizio come ho sempre fatto, posso ricevere visite qui in casa. Voglio vivere normalmente". È chiaro che gli obiettivi vengono rimodulati su quella che è la diagnosi, purtroppo negativa. "Lo scopo per il resto della mia vita è svegliarmi la mattina e sentirmi bene e per gran parte della mattina mi sento bene, non va bene ma è il meglio che possa fare. Non mi lamento, ma mi rifiuto di sedermi a piangere".

Alla precisa domanda di come pensa di impegiare ogni giornata, Eriksson ha risposto di aver intenzione di trascorrere il suo tempo con gli amici e sperare, a marzo, di avere la forza di volare in Inghilterra per un'amichevole che i padroni di casa giocheranno contro il Brasile. Nello scorso week-end ha rivelato il suo amore per il club del Liverpool del quale è stato, e continua a essere, un suo tifoso. I tifosi hanno chiesto alla società di far sedere in Eriksson in panchina quando a marzo giocherano una gara di beneficenza tra "Legends" contro l'Ajax.

Questo fine settimana, ha rivelato di aver sempre desiderato allenare il Liverpool FC, dopo essere stato un tifoso del club per tutta la vita. I tifosi hanno chiesto ai dirigenti della squadra di lasciargli gestire la partita di beneficenza dei Legends in casa a marzo, contro l'Ajax. "Sono invitato a vedere quella partita e sarebbe fantastico perché ci saranno tanti grandi calciatori lì ma dovrei essere il loro allenatore? No, non lo sapevo", ha dichiarato, sottolineando che ovviamente accetterebbe l'incarico. "Questo è sempre stato il mio sogno ma non mi lamento, ho avuto molte buone squadre di calcio, nazionali e club, quindi sono felice".

Le parole di Sarri

Intervistato da Dazn dopo la vittoria della Lazio sul Lecce, Maurizio Sarri ha detto la sua sulla malattia di Sven Goran Eriksson. "Sono quelle situazioni in cui si può dire poco, è un personaggio straordinario, un uomo coraggioso.

Spero sia una malattia non dolorosa, lunghissima e che viva altri 20 anni".

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