Calcio

Nazionale, lo sfogo di Spalletti: "I ragazzi non possono più giocare alla Playstation"

Per evitare qualsiasi distrazione, Luciano Spalletti ha deciso di vietare l'uso della Playstation ai calciatori convocati e limitare l'uso dei telefoni cellulari. "In Nazionale si sta sul pezzo, non si cazz..."

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Mentre Napoli rimpiange i bei che tempi che furono (sembra passato un secolo) grazie al mister nato a Certaldo, Luciano Spalletti si proietta già a quest'estate, ai prossimi Europei 2024 che si disputeranno in Germania. In un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, il commissario tecnico ha fatto il punto sui primi mesi sulla panchina azzurra, lo scandalo del calcio scommesse, il sogno di vincere Europei e Mondiali, ma soprattutto quali dovranno essere i comportamenti dei calciatori convocati che in molte occasioni sono apparsi "distratti" fuori dal campo.

Le nuove regole

La professionalità, prima di tutto, indipendentemente dai risultati sul campo che dipendono anche da altri e diversi fattori. "Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano e ora ci sono delle cose che vanno messe in chiaro - ha dichiarato Spalletti - Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più". Messaggio forte e chiaro: addio alla distrazione preferita nelle camere nelle ore di relax, da adesso si farà diversamente. "Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera se non sono bastati quelli di giorno. Perché in Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia", incalza il ct.

Ma non è finita qui, perché ci sono già precise indicazioni anche sull'utilizzo dei telefoni cellulari che "devo sopportarli", sottolinea, ma non saranno ammessi quando i giocatori si trovano sul lettino per i messaggi e nei momenti in cui saranno sottoposti a cure e medicazioni. I videogiochi, poi, hanno rappresentato più di una grana perché alcune cose non sono piaciute al ct che ha specificato al giornalista di scrivere NON in stampatello. "Voglio far rivivere i raduni e i ritiri di un tempo: vecchie abitudini e atmosfere". In questo sa di avere dalla sua parte un ex "discolo", Gianluigi Buffon, che dovrà supervisionare in qualche modo il comportamento dei calciatori. "Se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c'è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene".

Da qui l'invettiva anche sull'utilizzo dei social, in maniera a volte troppo scriteriata, con i ragazzi di oggi "che preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto piuttosto che abbassare la testa e pedalare". In questo senso, non sono questi i valori che "la mia Italia deve trasmettere. Si viene in Nazionale per vincere l'Europeo non per vincere a Call of Duty (videogioco, ndr)".

I prossimi obiettivi

Mantenere alta la concentrazione, sempre: sia perché Spalletti non si accontenta di nulla ma soprattutto perché vorrebbe infilare una doppietta mica da poco. "Voglio vincere l'Europeo e poi il Mondiale. Poi possiamo uscire anche subito, ma i discorsi che faccio alla squadra sono quelli che si aspettano tutti gli italiani: noi si va in Germania per vincere, non per partecipare". Dopo l'Europeo il calendario fittissimo del 2024 propone un girone di ferro in Nations League: per quello, però, c'è ancora molto tempo.

Il primo bilancio

Come detto all'inizio, Spalletti ha raccontato anche i primi mesi sulla panchina azzurra fatti di tante difficoltà come lo scandalo del calcio-scommesse con i giocatori in questione prelevati direttamente quando si trovavano in ritiro.

La gestione è stata eccellente, il gruppo ha risposto compatto riuscendo a voltare pagina e a lasciarsi alle spalle i momenti più bui.

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