Calcio

Le pagelle di Napoli–Union Berlino: Politano trascinatore, ma Becker e Fofana strappano il pareggio

Il Napoli in totale controllo sogna i tre punti con Politano (7) frontman, ma l’Union a sorpresa risorge con Fofana (6.5) e Becker (6.5) che beffano gli azzurri col pareggio nella ripresa

L'esultanza di Politano non basta, ma quanta qualità (via Ssc Napoli)
L'esultanza di Politano non basta, ma quanta qualità (via Ssc Napoli)
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Atmosfera incandescente al Maradona, per la quarta giornata del gruppo C di Uefa Champions League: per il Napoli il match contro l'Union Berlino, nella combinata col turno che vedrà il Real Madrid impegnato contro il Braga, può significare una serenità anticipata sul capitolo europeo. L’approccio è esattamente questo: un gol di Anguissa annullato dal Var, possesso palla indiscusso, controllo totale ed il vantaggio conquistato con un tocco quasi di clavicola di Politano che fa da frontman per i suoi. La ripresa si apre però ammutolendo lo stadio intero, perché a sorpresa l’Union beffa gli azzurri di Garcia con una ripartenza fatale del protagonista Becker (ma chiusa da Fofana). Senz'alcun dubbio, un'ottima occasione persa.

Le pagelle del Napoli

Alex MERET 5.5 – Non tocca granché palla ed è complessivamente poco impegnato ma attento, anche se sul tiro di Juranović che s'infrange sul palo è immobile, quasi impietrito; poi, sulla ripartenza che porta l'Union al pareggio, fa certo il possibile, e forse un pelo in più, posizionandosi benissimo su Becker (ma fallendo poi nella respinta che è facile imbucata per Fofana).

Giovanni DI LORENZO 6+ – Il capitano azzurro si rende protagonista specialmente nel primo tempo, ma regge anche nella ripresa e prova a guidare i suoi all'arrembaggio a pareggio subìto. Non gli riesce, ma la sponda per il gol (correttamente) annullato ad Anguissa - per l'evidente salto in alto su Roussillon - è perfetta e dimostra le doti e la versatilità del difensore toscano.

Amir RRAHMANI 6.5 – Il primissimo tentativo in porta è suo, che di testa si farà trovare a più riprese sempre pronto ad impattare. Fa un buon lavoro, nel complesso, nel tenere le redini delle retrovie e nel non concedere spazi a Fofana: responsabilità corali sulla ripartenza fatale dell'Union che non infangano la prestazione comunque di livello.

NATAN 6.5 – Mezzo voto in più del dovuto forse per il palo preso in pieno: coi centrimetri ci fa la partita, anche perché arriva sempre sopra gli avversari.

Mário RUI 6.5 – Il numero 6 è qualità e quantità, e firma l'assist per il gol di Politano, al culmine d'una azione condotta pregevolmente: si trova solo a sinistra e sbaraglia le linee, e questo è il vero errore che fa l'Union, prima ancora della fortuita deviazione che fa esultare il club di Garcia. Dal 77’ Mathías OLIVERA sv.

André Zambo ANGUISSA 6+ – Un rientro titolare importante, perché Anguissa porta assoluta esplosività e apporto in termini fisici ad un centrocampo già ad alti giri. Il gol annullatogli dal Var è comunque piccola, breve gioia a coronamento d'un primo tempo giocato con presenza e costanza, e nel quale imbuca i centrali tedeschi più volte.

Stanislav LOBOTKA 6 – Lo slovacco è essenziale per il Napoli, perché fa girare il gioco ed è perno per le ripartenza, oltre - né un dettaglio né comunque cosa da poco - si sacrifica tantissimo dietro; è l'ultimo uomo nella ripartenza letale, e lì forse c'è qualche leggerezza di troppo da valutare. Dal 77’ Giovanni SIMEONE sv.

Piotr ZIELIŃSKI 6 – Un primo tempo da trequartista, alla fine un (quasi) totale match in cui cerca (ma non trova del tutto) d'esprimersi al meglio: è sempre centrale nelle manovre e nell'offrire spunti ai compagni; i suoi cross morbidi hanno spesso potenziale ma non feriscono. Dal 90’ Jens CAJUSTE sv.

Matteo POLITANO 7 – È incontenibile: corre (a velocità supersonica), spinge con modalità ariete, tira a più riprese e dribbla (più di) quel che può. È suo il gol del vantaggio che, certo, è fortuito per la deviazione che gli si schianta sulla clavicola, ma funziona anche perché l'imbucata è dettata col metronomo: frontman, in questo match, fino all'ultimo. Dall’87’ Jesper LINDSTRØM sv.

Giacomo RASPADORI 6+ – Da lui, visto lo stato di grazia di cui s'è parlato nell'ultimo periodo e i riscontri fattuali sul campo, ci si attendeva necessariamente un gol (o quantomeno più protagonismo). In verità, Raspa offre tanto e sa anche sacrificarsi, come di consueto, ma poi fallisce in efficacia.

Khvicha K’VARATSKHELIA 6 – Meno incisivo di tanti, ma d'altra parte in una gara del genere ci si aspetterebbe che il georgiano sfondasse coi consueti guizzi e magie e l'asticella è necessariamente più alta: il problema è che è più demerito suo che merito delle retrovie avversarie, nel senso che parte bene (ed è sua la palla su Mário Rui nell'occasione del gol) ma, pian piano, pare evanescente. Un miraggio che, nella ripresa, si perde, gettando anche via con malumore un paio di ripartenze interessanti.

All. Rudi GARCIA 5.5 – In un match importante per far pace col capitolo qualificazione col giusto anticipo e la conseguente leggerezza, e contro un club immerso in una lunga scia di crisi di risultati, l’allenatore francese schiera titolari le armi migliori a sua disposizione (e si vede, sin da subito): il suo è un Napoli in salute, e il primo parziale di gioco lascia presagire il meglio. Poi, l'episodio del blackout e nemmeno i cambi riescono a riagganciare il vantaggio. Occasione persa.

Le pagelle dell’Union Berlino

Frederik RØNNOW 5.5 – Qualche incertezza e più palloni respinti che trattenuti e beffato dai rimpalli sul gol subìto, in verità la palla non gli arriva così spesso, ma il merito è anche dei propri difensori, che respingono di tanto in tanto tentativi da fuori e schermano la porta come possono.

Paul JAECKEL 6 – Nonostante la fatica immane, nel primo tempo, su Raspadori (e qualche tremore su un'incursione di Anguissa fermata con volo d'angelo), tiene abbastanza bene la posizione ma non va oltre.

Leonardo BONUCCI 6 – L'esperienza è la cifra stilistica del suo atteggiamento in campo: buone chiusure, qualche svista che però non ha conseguenze gravi ed un giallo preso più che altro di stizza per il gioco di prestigioso che gli fa Raspadori.

Diogo LEITE 5.5 – Cerca di contenere con durezza, talvolta efficace ma più spesso di scarso senso.

Josip JURANOVIĆ 6.5 – Nella nebbia dell’Union, è uno dei più presenti: interviene spesso di fisico e cerca di farsi perno, ma soprattutto si porta a casa un buon contenimento su Kvaratskhelia (e non è poco): sul finire del primo tempo, schianta una punizione velenosa sul palo, facendo tremare Meret. Dal 64’ Christopher TRIMMEL 5.5 – scambio tra capitani, il primo pallone è un tiro secco che Meret respinge non senza grattacapi, ma buca clamorosamente su K'vara dopo un quarto d'ora.

Janik HABERER 5 – Il tedesco è attendista, ma soprattutto poco convincente e pure poco convinto: avrebbe una palla d’oro, a fine primo parziale di gioco, che gli arriva miracolosa dai piedi di Becker; ma sia in quel caso, che quando avrebbe una linea di tiro pulitissima ed incespica sul pallone, non ci crede affatto. Dal 79’ Brenden AARONSON sv.

Rani KHEDIRA 5 – Una partita che non gira granché, quella del numero 8 di Stoccarda, in un momento però di complessivo sottotono e, nella costante aggressione da parte del Napoli, non c’è alcuna incisività. Dal 70’ Lucas TOUSART sv.

Aïssa LAÏDOUNI 5.5 – Il guizzo è apprezzabile ed è una bordata tipo missile terra-aria tentato da fuori area, che viene però respinto; poi, poco altro, a parte qualche verticalizzazione in ripartenza, cercata e saltuariamente riuscita. Dal 70’ Alex KRÁL sv - Non granché da vedere in termini di gioco, ma lui spicca per gli ottimi movimenti.

Jérôme ROUSSILLON 5.5 – Non è facile la sua lotta sulla corsia, ma nemmeno è puntuale nelle ripartenze (che quasi non ci sono) perché fatica a trovare spazio; quando ne trova, rischia un assist notevole per becker

Sheraldo BECKER 6.5 – Il migliore dei suoi, ancora una volta, nonostante una prestazione individuale ed una partita complessivamente nebulose. Quando s'accende, però, dà sempre grattacapi alla difesa azzurra (ma, in solitudine nelle cavalcate, perde in fantasia). Partecipa al gol ma non ne è protagonista.

Datro FOFANA 6.5 – Il ventiduenne ha grandi potenzialità e un orizzonte luminoso, ma stasera si perde tra le maglie avversarie e si vede pochissimo. La cosa eccezionale è che, quando lo chiami, risponde eccome all'appello: è lui ad accompagnare Becker ed approfittare della forse inevitabile respinta centrale di Meret sul tiro del compagno, e non fallisce il fondamentale tap-in.

All. Urs FISCHER 5.5 – Il suo team è nel pieno di quello che forse è il periodo più buio che si ricordi e, alla dodicesima sconfitta consecutiva in tutte le competizioni, probabilmente un record negativo sfiorato da pochi, non è chiarissimo quanto possa ancora durare la riconoscenza della società tedesca nei confronti del coach svizzero per la conquista della Champions. Quantomeno, stasera, raccoglie un bottino da un punto, ché certo non significa salvezza né crisi scamapata, ma comunque una belle beffa ai danni dei partenopei. Che sia merito suo è tutto da discutere.

L’arbitro

Danny MAKKELIE (Olanda) 6.5 – La sua prima volta al Maradona è relativamente impegnativa: circondato dai connazionali in qualità di assistenti e varisti, la severità granitica dello stimato quarantenne sono esemplificati nel tempo che ci mette ad analizzare le immagini proposte dal Var sul primo gol (irregolare) del Napoli.

Gestione corretta d’una gara fatta anche di non poca fisicità.

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