Calcio

"L'antipotere vuole battere il potere", Buffon al veleno difende la Juventus

Il portiere del Parma (ex della Juve e della Nazionale) commenta la penalizzazione di 15 punti inflitta ai bianconeri per il caso plusvalenze: "Aspetto che si completino gli iter giudiziari. Ma in caso di un’altra dura condanna nell’arco di 17 anni"

"La penalizzazione alla Juve? L'antipotere vuole battere il potere", Buffon al veleno

Gianluigi Buffon è rimasto un grande tifoso e sostenitore della Juventus visti i ben 19 anni di militanza nel club bianconero con 685 presenze totali e 21 trofei messi in bacheca. Il 45enne portiere del Parma, ai microfoni de La Stampa, ha dato la sua personale opinione, al vetriolo, circa la penalizzazione comminata alla Vecchia Signora:"Aspetto che si completino gli iter giudiziari. Ma in caso di un’altra dura condanna nell’arco di 17 anni, considerato che la Juve viene dipinta come il potere poiché vincente, non potrei non pormi una domanda: è il potere masochista che si autoflagella o è l’antipotere che vuole battere il potere?".

In questo momento difficile per la Juventus, Buffon trova anche il modo per dare un suo personale consiglio alla squadra: "Un consiglio? Di far leva, per ottenere il massimo, sull’unico aspetto positivo della vicenda. Per quel che li riguarda, non hanno più nulla da perdere: tutto ciò che guadagneranno non sarà più preteso, sparisce la pressione di dover andare per forza in Champions o rimanere accanto al Napoli. E’ una sfumatura che alleggerisce".

L'ex numero della Nazionale italiana dà anche la sua opinione sulla gestione di Andrea Agnelli: "Mi fermo al giudizio del campo, il mio mondo, e dico che dieci anni come quelli del presidente sono irripetibili: passeranno lustri prima che qualcuno possa eguagliarli".


L'auspicio di De Siervo

Anche Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A ha parlato della condanna della Juventus e del meno 15 in classifica per il caso plusvalenze: "Il mio disappunto è relativo al fatto che si sia voluti intervenire durante il campionato e questo può essere un elemento di alterazione. Per il resto, parliamo finora di ipotesi di reato e procedimenti aperti: l’auspicio è che questa sanzione per le plusvalenze possa esser riconsiderata, perché asimmetrica sia a livello europeo, sia italiano", ha spiegato il dirigente in un'intervista a Repubblica.

Anche i diritti tv, però, sono un campo minato soprattutto dopo lo stop governativo alla proroga dell'accordo in scadenza, che terminerà quindi il 30 giugno 2024:"Ci aspetta il bando più difficile di sempre. Abbiamo il triste primato di essere il Paese col tasso di pirateria più alto al mondo e questo è avvenuto nel silenzio della politica e delle autorità". Chiusura con un attacco ai calciatori di Serie A: "I problemi della Serie A hanno origini antiche, il Covid poi ha creato perdite per 1,2 miliardi nell'indifferenza della politica, che ha aiutato tutti ma non ha dato nulla al calcio.

In più dobbiamo lamentare l'atteggiamento egoista dei calciatori: non hanno rinunciato praticamente a nulla per aiutare il settore che lautamente li paga".

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