Calcio

Terremoto in casa Lazio: l'allenatore Maurizio Sarri si è dimesso

Il tecnico ha presentato, pochi minuti fa, le sue dimissioni da allenatore del club biancoceleste dopo un triennio alla guida. La decisione è arrivata dopo la sconfitta interna contro l'Udinese e l'eliminazione dalla Champions per mano del Bayern Monaco

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Maurizio Sarri non è più l'allenatore della Lazio. L'indiscrezione, trapelata nella tarda mattinata, si è trasformata in realtà nelle prime ore del pomeriggio quando il tecnico ha rassegnato le dimissioni sulla scrivania di Claudio Lotito.

Dopo l'eliminazione in Champions League contro il Bayern Monaco e la sconfitta, nel posticipo di lunedì 11 marzo di Serie A contro l'Udinese, l'allenatore ha deciso di rassegnare, a sorpresa, le dimissioni dal club biancoceleste. Già questa mattina il tecnico aveva informalmente avvisato la dirigenza della sua volontà di dimettersi, per l'ufficialità dovremo attendere ancora qualche ora. È previsto, infatti, per questo pomeriggio un incontro del tecnico con la dirigenza per formalizzare la decisione assunta.

L'esperienza di Maurizio Sarri alla guida del club biancoceleste era iniziata il 9 giugno 2021, dopo un anno sabbatico. Il debutto, invece, era arrivato il successivo 21 agosto, nella gara di campionato vinta per 3-1 contro l'Empoli. La prima stagione alla guida della Lazio termina con la quinta posizione in classifica che vale la qualificazione in Europa League e, proprio nella medesima competizione europea, i suoi vengono eliminati dal Porto nei sedicesimi di finale. Nella seconda stagione alla guida del club, Sarri si migliora in campionato, chiudendo al quarto posto e staccando il pass per la Champions League mentre è meno fortunata la cavalcata europea che vede l'estromissione sia dall'Europa League che dalla Conferenza League. Nell'attuale stagione i biancocelesti occupano il nono posto con 40 punti, figli di 12 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte; mentre la stagione europea è terminata lo scorso 5 marzo per mano dei tedeschi del Bayern Monaco che aveva ribaltato l'1-0 dell'andata firmato da Ciro Immobile.

Già nella serata di ieri, subito dopo la sconfitta contro l'Udinese - la quarta consecutiva fra tutte le competizioni - Sarri aveva chiesto alla squadra se fosse lui il problema. Il tecnico, esattamente come avvenuto dopo la sconfitta contro il Bologna durante il suo primo anno alla Lazio, si è messo in discussione e ha interrogato i giocatori per capire come uscire da questa delicata situazione ma, a quanto si apprende, nessuno dei componenti dell’organico ha risposto agli interrogativi sollevati. Nonostante la società avesse deciso di mandare in ritiro la squadra, Sarri ha preferito, non essendo riuscito ad ottenere le risposte che cercava, dimettersi. La scelta è stata dunque quella di prendere di petto la situazione, sentendosi corpo estraneo alla gestione tecnica.

In casa biancoceleste, intanti, è già partito il tononomi sul sostituto del tecnico toscano. Al momento il più accreditato risulta essere Igor Tudor che, pochi mesi fa, aveva rifiutato la panchina del Napoli. Altro nome che circola negli ambienti di Formello è quello di Miroslav Klose, che conosce bene l'ambiente biancoceleste, avendo giocato nel club dal 2011 al 2016 mettendo a segno 63 reti in 171 gare.

Sullo sfondo, invece, le figure di Stefano Sanderra, allenatore della primavera e di Tommaso Rocchi, attuale allenatore dell'Under14, che scalderebbe - e non di poco - il cuore della piazza.

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