Calcio

Terremoto nella Serie A femminile: il Pomigliano si ritira dal campionato

Nel caos la Serie A femminile di calcio: il Pomigliano annuncia il ritiro dalla massima serie, dopo la sconfitta casalinga contro la Samp, col pieno di polemiche per l'arbitraggio

Il terremoto del Pomigliano: cosa accadrà adesso? (via Pomigliano Calcio Femminile)
Il terremoto del Pomigliano: cosa accadrà adesso? (via Pomigliano Calcio Femminile)

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Terremoto nella Serie A femminile: il Pomigliano si ritira dal campionato

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Si conclude nel caos la sesta giornata del campionato di Serie A femminile: il Pomigliano, dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria, comunica l’intenzione della società di ritirarsi. “Lottare contro avversari invisibili diventa una lotta impari che ti toglie energie e la voglia di continuare”, così i vertici delle Pantere di Torre del Greco, alla quinta sconfitta in sei gare disputate ed un solo punto conquistato col pareggio in casa Sassuolo, e dopo il repentino (ed ennesimo) cambio in panchina, diramano una nota tagliente che si conclude senza equivoci possibili: “La società annuncia il ritiro della squadra dal campionato con effetto immediato".

Il match della discordia, o forse più che altro la goccia che fa traboccare il vaso, è quello al Liguori, in casa contro la Samp, un’altra società che, fino all’ultimo, ha rischiato di non presentarsi all’appello delle dieci del nuovo corso di Serie A femminile. È il direttore di gara, Catanoso di Reggio Calabria, a finire nel mirino delle ire incontenibili della squadra di Antonio Contreras, quando, attorno all’ottantesimo, l’arbitro indica il dischetto per un contatto (discutibilissimo) in area tra Harvey e Bragonzi, le ragazze Pomigliano, già in dieci per l’espulsione di Apicella, non possono crederci. Taty segna last minute il gol vittoria per le blucerchiate, mentre le Pantere, anche oltre il triplice fischio, continuano a contestare duramente le decisioni arbitrali.

Un fulmine a ciel sereno, ma forse nemmeno più di tanto, per la Divisione sotto l’egida della nuova presidente Federica Cappelletti, che dovrà adesso capire come far funzionare una stagione, ancora al suo incipit, con sole nove squadre. Le Noif (Norme organizzative interne) della Figc prevedono che “qualora una società si ritiri dal Campionato, o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore di classifica”. Questo al momento - ma ci sarà da capire anche quale sarà la risposta federale ad una comunicazione che appare già "non conforme al regolamento", come riporta LFootball - significherebbe soltanto un ricalcolo duro e puro in termini di classifica rispetto ai punti eventualmente già accumulati dalle altre competitors contro le Pantere: tre punti da sottrarre a quelli di Roma, Juventus, Fiorentina, Milan e Samp e uno al Sassuolo. Basterà questo per ridisegnare il nuovo corso d’una delle annate forse più disastrate già in partenza per la Serie A al femminile?

Il Pomigliano lascia: la nota del club

"Combattere contro ogni tipo di avversario rende vana qualsiasi difesa”, l’incipit della nota diramata dalla società del presidente Pipola. “La società, al termine della gara odierna si è riunita con il suo CdA e alla presenza di tutti i soci, nel rispetto dei propri investimenti, nella nobiltà del progetto sportivo che da anni sta portando avanti, nella convinzione che i principi dello sport nel calcio femminile sono diventati vera utopia, dice basta! Lottare contro avversari invisibili diventa una lotta impari che ti toglie energie e la voglia di continuare”. Il riferimento è diretto: “In virtù di una Divisione che da un lato pretende il rispetto delle tempistiche e delle modalità di versamento, mentre dall’altro non riesce a garantire una programmazione certa sulla gestione dei versamenti da effettuare condizionando la reale programmazione interna della società, costringendo un’azienda ad operare senza tempi certi e senza modalità specifiche”.

Pomigliano
L'undici titolare delle Pantere contro la Samp (via Pomigliano Calcio Femminile)

Da qui, l’affondo sul match interno e la sconfitta contro la Samp: “In aggiunta alla gestione arbitrale della gara con la Sampdoria dove arbitro e quarto uomo hanno gestito ed indirizzato l’esito della partita in favore delle liguri, attuando un atteggiamento monocolore dall’inizio alla fine della partita. Severità eccessiva nei confronti delle nostre calciatrici, permissivi in analoghi episodi a carico delle sampdoriane. Un doppio giallo a carico di una calciatrice della Sampdoria è stato trasformato in un’ammonizione per un membro della nostra panchina su 'suggerimento' del quarto uomo che di fatto ha gestito la direzione arbitrale in campo. Senza parlare del calcio di rigore inventato, come mostrato dalle immagini televisive, con la calciatrice ospite che non è stata minimamente toccata dal nostro difensore; una decisione che ha determinato il risultato finale”.

L’amaro finale è presto scritto: “Per tutto questo e per altro comunicato direttamente alla Divisione Calcio Femminile, la società annuncia il ritiro della squadra dal campionato con effetto immediato".

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