Calcio

"Triste e amareggiato ma felice...". Handanovic saluta l'Inter

Lungo post d'addio di Samir Handanovic che si è congedato dall'Inter e dai suoi tifosi in maniera molto elegante sui suoi canali social

"Triste e amareggiato ma felice...". Handanovic saluta l'Inter

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Samir Handanovic dice addio all'Inter dopo 11 stagioni intense, difficili, ma alla fine ricche di soddisfazioni. 455 presenze, 471 gol al passivo, la fascia di capitano e cinque titoli messi in bacheca: uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane, con l'amarezza per aver sfiorato la vittoria della Champions League che sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Il portiere sloveno, soprattutto negli ultimi 3-4 anni è stato spesso criticato dai tifosi nerazzurri ma nonostante questo lui non ha mai perso la lucidità e il suo sguardo glaciale che gli ha permesso di superare con slancio ogni difficoltà.

Il congedo di Samir

Il giocatore sloveno ha voluto salutare tutti, tifosi in primis, per un addio definito amaro: "Dopo 11 anni non so se riesco a descrivere tutto… ci provo, perché sono amareggiato e triste ma nello stesso tempo felice di avere reso un sogno realtà per tanto tempo. L’Inter, lo stadio di San Siro, i tifosi e quel brivido quando lo stadio spinge mi mancheranno. Ti insegnano e lasciano il segno, ti spiegano cosa sono passione e coraggio e perché ogni giorno bisogna sacrificarsi per provare certe emozioni", la prima parte del post del 39enne (che proprio oggi festeggia il compleanno; ndr).


L'ex numero uno dell'Udinese ha poi voluto salutare tutto l'ambiente: "Tante battaglie, sfide vinte e sfide perse, delusioni e gioia. Essere se stessi per me conta piu di tutto nel nostro mondo (calcistico intendo) degli ipocriti, ho cercato di essere uomo prima di calciatore. Ringrazio tutti. I compagni di tanti anni in nerazzurro, allenatori, staff, medici, fisioterapisti, magazzinieri tutti i collaboratori, i presidenti e i dirigenti di questi anni che sono stati così diversi, che ho vissuto in maniera così profonda e con un senso di appartenenza così forte da non poterlo immaginare prima. Ringrazio il nostro angolo di magazzino dove si vincevano partite perse e festeggiavano quelle vinte, anche se tanti non capiranno mai…".

Infine, un ringraziamento per i tifosi neroazzurri: "Un ringraziamento speciale lo voglio dedicare alla Curva Nord. Oltre all’amore per questi colori ci ha accomunati il modo diretto, pratico, onesto e coerente di vedere il calcio che non è quello di parole e chiacchiere. L’attitudine. Perché ho sempre avuta chiara in me la consapevolezza della differenza e del differente rispetto che merita chi paga per giudicare e commentare, anche sbagliando, e chi per farlo, nei diversi modi possibili, viene pagato. Quanto orgoglio avere indossato questa maglia e questa fascia. Ho vissuto questo privilegio dando sempre il massimo.

Cercherò di giocare ancora qualche anno, questo è un arrivederci ma resterò sempre uno di NOI".

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