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Camoranesi vicino al rinnovo con la Juventus. A fine mese il probabile accordo

Il nuovo, probabile, allenatore Rafa Benitez ha già fatto intendere che punterà molto sui giocatori tecnici come l'italoargentino per tornare competitivi in Italia e in Europa

Tecnicamente non si discute, ma il suo fisico perde colpi. Il destino di Mauro German Camoranesi, uno dei pilastri della nazionale che tra due mesi difenderà il suo titolo mondiale, pare sia ancora juventino nonostante una stagione travagliata. Benitez, molto più speciale one di altri allenatori, ha già fatto capire che non si vuole privare di uno dei pochi nella Juve capaci di saltare l'uomo e creare superiorità. L'agente Sergio Fortunato conferma a calciomercato.it i contatti e il probabile rinnovo per un anno. «A metà della prossima settimana verrò in Italia. Le possibilità di rinnovare il contratto per un altro anno ci sono, ho sentito Alessio Secco ieri e siamo rimasti d'accordo che ci incontreremo quando verrò in Italia». L'italoargentino è legato al club bianconero da un contratto valido fino al 2011. «Speriamo che si possa raggiungere un'intesa, anche se le alternative non mancano, la priorità di Mauro è la Juventus. La sua famiglia si trova benissimo a Torino e lui vorrebbe rimanere. È la sua ottava stagione in bianconero, è difficile trovare in giro un centrocampista della tecnica e della quantità di Mauro. Ovviamente, i matrimoni si fanno in due, speriamo bene. A noi piacerebbe rinnovare o decidere il futuro prima dei Mondiali per consentire al giocatore di concentrarsi con tranquillità solo sulla Nazionale». Se non dovesse raggiungere un'intesa ci sono altre opzioni. Tra le compagini interessate a Camoranesi ci sono soprattutto Lione e Marsiglia. «Fermo restando che la priorità va alla Juve - conclude Fortunato -, ho ricevuto chiamate anche da Germania, Inghilterra, Spagna e Argentina. Italia? Un paio di persone mi hanno telefonato, non è un mistero che in passato Inter e Milan erano interessate a Mauro, ma non credo che la Juventus voglia cederlo ad una squadra italiana.

Ha 33 anni e può dare ancora un grande contributo, se Lippi lo ha sempre chiamato ci sarà un motivo».

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