Roma

Catanzaro resta in sella, a settembre si vedrà

Claudia Passa

Di sicuro c’è soltanto che ieri è scaduto l’incarico ad interim del comandante della Polizia municipale. Provare a domandare di più - chiedere, ad esempio, chi comanda da oggi i «pizzardoni» della capitale - sembrava pretendere la luna. Quasi fosse un argomento tabù. Nessuna comunicazione ufficiale è circolata fra diversi gruppi, niente di certo s’è saputo neppure al quartier generale di via della Consolazione, dove comunque nessuno sembra aver visto Giovanni Catanzaro far trasloco. Di più: l’argomento non sarebbe stato neppure sfiorato nella breve riunione serale della Giunta capitolina, nonostante l’ordine del giorno fosse dedicato proprio a nomine e incarichi.
E così, tra l’incomprensibile indifferenza di un vasto schieramento trasversale e il solitario interessamento di pochi «addetti», è scivolato via quello che - comunque la si voglia vedere - per i vigili urbani di Roma avrebbe dovuto essere un giorno importante per determinare assetti e prospettive del prossimo futuro. Già, perché nonostante l’indiscrezione - confermata da più parti - che vedrebbe prorogato fino a settembre l’incarico interinale conferito dal sindaco a Catanzaro con l’ordinanza dello scorso 5 giugno, anche il segnale giunto dal Campidoglio con la «non decisione» di rinviare tutto a dopo la pausa estiva ha comunque il suo significato (e avrà le sue conseguenze) in un risiko che si sta rivelando più complesso del previsto.
Il «verdetto», insomma, è solo rimandato. E i «fedelissimi» che nel Corpo speravano in un transito rapido e indolore dall’incarico «interinale» a quello «effettivo» per l’ufficiale dai baffi bianchi e gli occhi di ghiaccio dovranno regolarsi di conseguenza. Almeno per il momento. «Credo che il mese di agosto ci porterà consiglio - afferma un autorevole esponente ulivista -, e a settembre la Polizia municipale potrà avere la sua effettiva operatività». Ergo un comandante e una squadra di vice, che una parte della maggioranza identifica rispettivamente nello stesso Catanzaro (favorito dall’anzianità) e in due dirigenti di importanti gruppi municipali. Ma la strada verso la definitiva consacrazione è tutt’altro che in discesa: molti si chiedono, infatti, se e quanto sul rinvio della decisione abbiano pesato le recenti «disavventure», come la querelle per il comando della task force anti taxi abusivi in aeroporto. Di certo la dura posizione assunta da Cgil Cisl e Uil (che ritengono la questione ancora non risolta) non è passata inosservata. Tanto più che la trincea scavata dai sindacati confederali sembra destinata a tornare in assetto di guerra nei prossimi giorni, quando nuove contestazioni starebbero per chiamare in causa l’ex capo di via Montecatini più volte giunto a un passo dal comando generale.

Ma questa è un’altra storia.

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