Medicina

Cataratta, dagli Usa una conferma alle nuove tecniche

Le novità tecnologiche applicate alla chirurgia oftalmica consentono di ottenere ottimi risultati clinici: ne è stato preso atto anche durante il recente Congresso mondiale di oculistica di Chicago (USA), svoltosi dal 4 all’8 aprile scorsi. «In particolare, abbiamo approfondito e confermato i buoni risultati sia delle più recenti tecniche chirurgiche sia dei nuovi strumenti e materiali usati dalla microchirurgia della cataratta, del glaucoma e della correzione laser dei difetti visivi, quali miopia, ipermetropia ed astigmatismo», conferma il dottor Carlo Vanetti, microchirurgo oculare di Milano, che da anni opera in questo campo ed è membro dell’American Society of Cataract and Refractive Surgery.
«Da qualche tempo, i chirurghi italiani più esperti operano la cataratta usando tecniche microchirurgiche mirate a ottenere una qualità visiva totale: oltre ad eliminare l’annebbiamento visivo causato dalla opacità del cristallino, cioè, vengono contemporaneamente corretti i difetti visivi pre-esistenti, quali miopia, ipermetropia e, in alcuni casi selezionati, anche la presbiopia. Una vera e propria cura di “ringiovanimento” dell’occhio». Ecco come il dottor Vanetti, che dirige a Milano un importante centro di chirurgia oculare, riassume in modo sintetico le novità più significative per chi è affetto da cataratta:
Anestesia topica (solo con gocce di collirio). Permette di operare ambulatorialmente, senza dolori né rischi, anche i pazienti più anziani e-o chi ha condizioni di salute non perfette. Un recente gel anestetico ha ridotto ulteriormente i fastidi durante l’intervento.
Ultrasuoni ed acqualaser. Separatamente o in combinazione, aiutano il chirurgo a lavorare in modo più preciso e meno traumatico, attraverso micro-incisioni (oggi di soli due mm). Questo evita la necessità di dare punti di sutura, consentendo la massima sicurezza e una più rapida ripresa visiva, grazie alla drastica riduzione degli astigmatismi post-operatori.
Nuove lenti intraoculari. I più recenti cristallini artificiali hanno diverse caratteristiche. La principale è quella di essere costruiti in materiale morbido e pieghevole, il che permette di usare un vero e proprio iniettore per introdurre la lente nell’occhio attraverso una piccolissima incisione. Dotate di un filtro antiradiazioni UV, inoltre, le nuove lenti sono in grado di proteggere la retina, riducendo i rischi di eventuali maculopatie da sovraesposizione solare.
Lenti accomodative o bifocali. Sono le più recenti. Uscite dalla prima fase di sperimentazione clinica, stanno dando buoni risultati, a patto che vengano rispettate le rigorose norme nella selezione dei pazienti idonei. Inserite nell’occhio, in molti casi consentono di vedere bene sia da vicino sia da lontano. Informazioni su diagnosi precoce e terapia delle più comuni patologie oculari, consultando il sito www.vedo.

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