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Chi sono i tre italiani dispersi

Fra timori e speranze continua la ricerca degli italiani dispersi nel terremoto: ecco chi sono tre di loro

Chi sono i tre italiani dispersi

GUIDO GALLI, agronomo fiorentino di 45 anni, lavora ad Haiti per l'Onu stabilmente dal luglio 2008. "Mio fratello è uno degli italiani dispersi di cui si parla in queste ore. Ci hanno detto che i soccorsi lo stanno cercando anche tra le macerie di quell'hotel dove aveva base l'Onu ad Haiti", il Christophe, ha affermato la sorella di Galli, Francesca, contattata a Firenze. "L'Onu - ha proseguito- ci ha confermato che stava partecipando ad una riunione in corso nell'albergo mentre c'é stato il terremoto. So che hanno trovato i corpi di alcuni funzionari ma non il suo". Nelle ore successive al terremoto il nome di Guido Galli era comparso in una lista di funzionari in missione ad Haiti emanata dall'Onu, tanto da sembrare in salvo. In realtà, poi, dopo altre verifiche, la Farnesina ha avvertito i familiari che era tra gli italiani dispersi.

CECILIA CORNEO, 39 anni, è ad Haiti da sette anni nello staff della Peacekeeping mission dell'Onu. Data per 'salva' il mercoledì mattina dalla Farnesina che aveva chiamato la famiglia della donna ad Arona per informarla della 'buona notizia', è stata subito dopo segnalata tra i presenti ad una riunione negli uffici Onu dell'hotel Cristopher al momento del sisma e indicata come 'missing'. Ancora ad Haiti, ferito ad entrambe le gambe ma salvo è il marito della Corneo, Patrick Hein, consigliere politico dell'Onu ad Haiti che oggi, dopo giorni alla base logistica dell'Onu nell'isola, è riuscito finalmente a mettersi in contatto con la famiglia di Cecilia. Ad attendere disperatamente notizie sulla sorte di 'Cilla' - questo il soprannome di Cecilia - sono infatti i genitori ad Arona sul lago Maggiore, il fratello Giacomo che vive a Berlino e la sorella Paola da molti anni a Washington.

ANTONIO SPERDUTO, originario di Teora, centro dell'Irpinia, vive a Port au Prince dove dirige il Carribean Supermarket, la struttura che lo avrebbe sepolto nel crollo.

Secondo fonti dell'isola caraibica e quanto riportato su alcuni quotidiani locali italiani, nella capitale di Haiti vivono anche due fratelli di Antonio, Rodolfo e Michele Sperduto, medico il primo, commerciante il secondo.

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