Cultura e Spettacoli

Dal cinema al fumetto: è il seduttore più amato

Dal cinema al fumetto: è il seduttore più amato

Don Giovanni? «Sì, Don Giovanni da Tenorio per servirla señor». Potrebbe davvero presentarsi così il personaggio che per la prima volta calcò le scene nella commedia di Tirso da Molina che si intitolava L’ingannatore di Siviglia (correva l’anno 1630). Infatti Don Giovanni è davvero un tipo servizievole, e non solo con le signore. La sua maschera, quella del seduttore (più o meno pentito a seconda della bisogna) si presta a qualsiasi rielaborazione e riutilizzo. Insomma è pop per natura, può passare dai fumetti alle canzoni, trasformarsi in eroe cinematografico, ora buffo ora tragico. Un archetipo del tombeur de femmes che incarna tic e aspirazioni maschili, che dà corpo e voce a un desiderio inesausto e guascone, a un macho temerario, ma dotato di una sua poetica fragilità. Ecco allora che già nel 1926 il regista Alan Crosland per lanciare il primo film sonoro va a ripescare proprio lui e sforna Don Giovanni e Lucrezia Borgia: un polpettone melò tratto da un testo di Lord Byron che oggi farebbe sorridere ma allora era hot. Infatti la parte principale andò a John Barrymore, che era il bellone dei belloni, una specie di Johnny Deep degli anni Venti. E infatti non è un caso che sia stato proprio Deep a vestire i panni di un Don Giovanni picchiatello in Don Juan De Marco maestro d’amore, filmone hollywoodiano con cast stellare (c’erano anche Marlon Brando e Faye Dunaway) del 1995. Ma elencare tutti i titoli dedicati al seduttore sarebbe impossibile. Non mancano nemmeno le incursioni nel serioso. L’ultimo a esempio è Io, Don Giovanni dello spagnolo Carlos Saura che racconta la genesi dell’opera di Mozart. Da non dimenticare il Don Giovanni (1970) di Carmelo Bene - «Don Giovanni è un trattato sulla morte, sulla putrefazione dei morti ancora viventi. È il momento più lirico del mio cinema» - o L’occhio del Diavolo di Bergman del 1960 dove Satana resuscita Don Giovanni.
Ma se nel cinema è un tripudio, anche nel mondo dei fumetti Don Giovanni è diventato tema d’elezione per maestri del disegno come Milo Manara che giocò con Mozart e il suo seduttore in Pentiti!, conturbante fumetto del 2006. E nella musica? Si va da una canzone del violentissimo gruppo punk Rancid - che urlano «You’re making enemies Like Don Giovanni» a Lucio Battisti: «Sono Don Giovanni/ rivesto quello che vuoi/ son l’attaccapanni/ Poi penso che t’amo». Sono tutte citazioni dirette.

Ma anche dietro il gatto con gli stivali della serie Shrek si nasconde un Don Giovanni per bambini (infatti ha la voce di Antonio Banderas e spezza il cuore alle gattine).

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