Cinema

10050 Cielo Drive, l'omicidio di Sharon Tate per mano dei seguaci di Manson

10050 Cielo Drive è un film che racconta la terribile e brutale strage avvenuta a Cielo Drive per mano dei seguaci di Charles Manson in cui ha perso la vita Sharon Tate

10050 Cielo Drive, l'omicidio di Sharon Tate per mano dei seguaci di Manson

Era una torrida sera dell'agosto 1969 quella che diede vita all'eccidio al 10050 Cielo Drive, a Los Angeles. Una strage che portò alla morte, tra gli altri, dell'attrice Sharon Tate e che è al centro del film 10050 Cielo Drive, che va in onda questa sera alle 21.15 su Italia 2. Gli omicidi, che sono stati compiuti da alcuni seguaci della Famiglia Manson, hanno "ispirato" anche Quentin Tarantino che ha offerto la sua visione fantasiosa degli eventi nel film C'era una volta a... Hollywood.

10050 Cielo Drive, la trama

Nella notte tra l'8 e il 9 agosto 1969, l'attrice incinta Sharon Tate (Katie Cassidy) invita nella sua casa di Cielo Drive alcuni amici, a compimento di una serata passata insieme. I quattro amici, che chiaccherano bevono e ascoltano musica, non possono immaginare che quella serata che sembra tranquilla e placida si trasformerà presto in in un incubo, quando quattro persone associate alla Manson Family faranno irruzione nella villa con l'intenzione di non lasciare sopravvissuti.

Il vero eccidio

Diretto da John R. Leonetti e scritto da Gary Dauberman, 10050 Cielo Drive è un lungometraggio di appena settantatré minuti che forse non sono sufficienti a portare sullo schermo una delle pagine più violente della storia di Los Angeles degli anni Sessanta. Charles Manson è stata una figura in qualche modo emblematica degli anni Sessanta negli Stati Uniti: vagabondo con il desiderio di diventare un cantante, Manson ripiegò su un'esistenza in cui egli era al centro di un gruppo di persone fragili, di sbandati, di orfani senza un posto da chiamare casa, che lo adoravano come se fosse una vera e propria divinità. Grazie alla sua dialettica e al suo fascino, Manson chiamò a sé moltissimi giovani che in lui vedevano una guida e che ben presto non ebbero problemi a fare tutto ciò che credevano fosse il volere del loro "padre". La Famiglia di Charles Manson è stata un covo di droghe, di piccoli crimini e, soprattutto, è stato il ricettacolo in cui sono stati pensati alcuni grandi omicidi, non da ultimo quello di Sharon Tate.

La notte tra l'8 e il 9 agosto Sharon Tate era nella sua villa al 10050 di Cielo Drive: una costruzione lussuosa che poteva guardare dall'alto tutta la vallata di Los Angeles. Con una carriera da attrice appena iniziata e che prometteva di raggiungere grandi successi, Sharon Tate era anche famosa per essere la moglie del regista Roman Polanski, che la notte del terribile eccidio si trovava in Inghilterra, a Londra precisamente, per lavoro. Proprio da Roman Polanski, Sharon Tate stava per avere il suo primo figlio: la donna, infatti, era incinta di otto mesi quando Susan "Sadie" Atkins, Charles "Tex" Watson e Patricia Krenwinkel fecero irruzione nella villa dell'attrice, dove si trovavano anche il parrucchiere Jay Sebring, il regista polacco Wojciech Frykowski e la sua compagna Abigail Folger, Tutti loro perderanno la vita senza una vera e propria motivazione, senza un movente che potesse almeno fingere di dare un senso a qualcosa di tanto insensato. In realtà, come si legge su Oprah daily, c'era un movente di vendetta dietro gli omicidi. Charles Manson con le sue velleità da cantante aveva cercato di sfondare attirando l'attenzione del produttore Terry Melcher, senza però riuscire nel suo scopo. Terry Melcher aveva affittato in precedenza la casa a Cielo Drive e per Manson era in qualche modo diventato il simbolo di una Hollywood purulenta e corrotta. Una Hollywood che non era stata in grado di capire il talento di quello che non era altro che un uomo disturbato e violento.

Come si legge su Britannica, ci fu un'altra vittima, Steven Parent, un ragazzo diciottenne che si era limitato a fare visita al custode della casa e che venne ucciso da un colpo d'arma da fuoco sparato a bruciapelo per la colpa di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. All'interno della casa il primo a morire fu Sebring, che era stato legato insieme a Sharon Tate e che venne freddato da un colpo di pistola. Frykowski e Folger riuscirono in un primo momento a liberarsi delle corde che li tenevano immobilizzati e tentarono di fuggire. Il loro alito di libertà e salvezza, però, si infranse contro Krenwinkel, che era stata lasciata fuori, nei pressi del cancello, a svolgere la funzione di "palo". La donna, insieme all'aiuto di Watson, arrivato dopo la fuga della coppia, uccise i due fuggitivi, bloccando ogni loro speranza di uscire vivi da quel terribile scempio. Sharon Tate fu l'ultima a morire: ancora legata, vicina al cadavere di un amico, l'attrice venne raggiunta da Sadie Atkins, che stringeva tra le mani un coltello. Quando Sharon Tate si rese conto che Sadie Atkins voleva ucciderla implorò la donna di attendere almeno altre due settimane: nel momento di massimo terrore, infatti, Sharon Tate pensò al bambino che portava in grembo. Ma Sadie Atkins le rispose asserendo che non provava alcuna pietà per lei e con questa affermazione la colpì con sedici coltellate: cinque di queste erano mortali. Non contenta del suo operato, la Atkins usò il sangue di Sharon Tate per scrivere la parola Pig sulla porta.

I corpi delle sfortunate vittime dell'eccidio di Cielo Drive vennero rinvenuti il giorno dopo: i responsabili, insieme a Charles Manson, vennero condannati nel 1971.

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