Cinema

È morto il maestro dell'horror Aldo Lado, regista di "Sepolta viva"

È scomparso il grande "maestro dell'horror" Aldo Lado. Avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 5 dicembre. Sua la regia del cult "Sepolta viva"

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È morto nelle prime ore di sabato 25 novembre il regista e sceneggiatore, considerato "il maestro dell'horror" Aldo Lado, avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 5 dicembre. La notizia è stata data dall'Adnkronos e confermata dalla famiglia. Era noto anche con lo pseudonimo di George B. Lewis. Nella sua carriera ha sceneggiato e realizzato una ventina di film per il grande schermo e altrettanti per la televisione. Per lui il maestro Ennio Morricone aveva composto molte colonne sonore per i suoi film.

La sua carriera

Era nato a Fiume il 5 dicembre del 1934, ma era cresciuto a Venezia. Aveva vissuto alcuni anni ad Angera sul Lago Maggiore e nel 2021 si era trasferito a Trevignano Romano sul lago di Bracciano. Dopo una serie di esperienze come aiuto regia di Maurizio Lucidi e Bernardo Bertolucci Il conformista, la carriera come regista di Lado inizia con il thriller La corta notte delle bambole di vetro (1971) con Jean Sorel, seguito da Chi l'ha vista morire? (1972), ambientato a Venezia, che narra di omicidi di bambine e misteri nascosti nel passato dei protagonisti. Sempre nel 1972 dirige La cosa buffa, tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Berto con Ottavia Piccolo e Gianni Morandi. Nel 1973 realizza Sepolta viva con l'esordiente Agostina Belli, Fred Robsahm e Maurizio Bonuglia, un esempio di melodramma in costume dai toni horror.

Dopo aver diretto La cugina (1974), tratto dal romanzo omonimo di Ercole Patti, con Massimo Ranieri e Dayle Haddon, Lado gira nel 1975 L'ultimo treno della notte, che si inserisce nel filone dei 'rape and revenge movies' ed è considerato uno dei più crudi e violenti film mai realizzati in Italia. Nel 1979 dirige L'umanoide, un action fantascientifico fra Guerre stellari e Frankenstein che diventa un cult del cinema italiano di fantascienza. La sua filmografia vede inoltre La disubbidienza (1981), Scirocco (1987), Rito d'amore (1989), Alibi perfetto (1992), Venerdì nero (1993), La chance (1994), fino a Il Notturno di Chopin (2012). Negli anni ottanta si dedica a film per la televisione come Figli dell'ispettore e La città di Miriam e poi ha proseguito principalmente come sceneggiatore.

L'amore per la scrittura

In età avanzata, Lando si è poi dedicato ad una delle sue grandi passioni, quella per la scrittura. Il suo racconto Il gigante e la bambina, dedicato al cantautore Lucio Dalla, è contenuto nell'antologia Nuovi delitti di lago (Morellini Editore) uscita nel 2016 e segna il suo debutto nella narrativa. Nel 2017 ha partecipato all'antologia Delitti di lago vol. 3 (Morellini Editore) con il racconto Cold Case sul Lago Maggiore. Dopo il successo del libro I Film che non vedrete mai (2017), ha fondato le Edizioni Angera Films, con cui ha pubblicato: Un pollo da spennare (2018), Hotel delle Cose (2019), il giallo Il Rider (2020), Storie di Donne: Miriam (2020) e Storie di Donne: Costanza (2022).

Con lo pseudonimo di George B. Lewis ha pubblicato il thriller Il Mastino (2018), vincitore del premio della Critica al premio letterario internazionale di Cattolica 2019 e del primo premio per romanzo edito al Premio Internazionale Giovanni Bertacchi di Sondrio nel 2020.

L'editore Bietti ha pubblicato Aldo Lado nei quaderni di cinema Inland (2019), mentre l'editore francese Le Chat qui fume Conversation avec Aldo Lado, frutto di una lunga intervista della giornalista Laure Charcossey (2020).

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