Cinema

Boogie Nights, risse sul set, licenziamenti e protesi: la verità sul film

Boogie Nights - L'altra Hollywood è un film che fece scandalo non solo per l'argomento trattato - legato all'industria del porno - ma anche per i molti problemi durante la lavorazione

Boogie Nights, risse sul set, licenziamenti e protesi: la verità sul film

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Boogie Nights, risse sul set, licenziamenti e protesi: la verità sul film

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Diretto da Paul Thomas Anderson e uscito in sala nel 1997, Boogie Nights - L'altra Hollywood è liberamente ispirato alla vita dell'attore porno John Holmes. Il film, che va in onda questa sera in seconda serata alle 01.35 su Iris, è stato considerato un vero e proprio scandalo, la cui lavorazione non è stata affatto semplice.

Boogie Nights - L'altra Hollywood, la trama

Eddie Adams (Mark Wahlberg) è un ragazzo che lavora come lavapiatti e che conduce un'esistenza resa pesante da una situazione familiare che gli fa pesare anche i suoi 17 anni. Proprio per cambiare il corso del proprio destino, il ragazzo accetta un'offerta di lavoro dal regista di film pornografici Jack Horner (Burt Reynolds), che lo trasforma in un attore, con la speranza di elevare la pornografia cinematografica in una forma d'arte riconosciuta e rispettata, libera dai tabù che ancora la caratterizzano. Eddie entra così in un mondo dove la troupe (composta da attori come Don Cheadle, John C.Reilly, Heather Graham e Julianne Moore) diventa la sua nuova famiglia. Con lo pseudonimo di Dirk Diggler, Eddie diventa uno degli attori porno più famosi al mondo e la sua vita sembra finalmente girare per il verso giusto. Ma ben presto arresti, abusi di droghe e cambiamenti tecnologici porteranno a una vera e propria crisi, che condurrà non solo alla perdita di molti soldi, ma anche alla distruzione di qualsiasi rapporto d'amicizia o di lealtà.

La difficile lavorazione del film

Come riporta il sito Coming Soon, all'inizio il regista Paul Thomas Anderson aveva scelto il giovane Leonardo DiCaprio per interpretare il protagonista del film. L'attore, però, fu costretto a rifiutare l'offerta dal momento che era impegnato con le riprese di Titanic. Fu proprio Leonardo DiCaprio, poi, a suggerire che il suo ruolo venisse interpretato da Mark Wahlberg, come poi avvenne. Anche Mark Wahlberg all'inizio non era sicuro di voler accettare il film, ma alla fine non solo accettò il ruolo, ma finì col portarsi a casa, come souvenir, la protesi per il pene che usò per tutte le riprese. Secondo il sito dell'Internet Movie Data Base, inoltre, Leonardo DiCaprio non fu l'unico a tirarsi indietro: stando a quanto si legge, infatti, anche Burt Reynolds rifiutò la parte per ben sette volte, dal momento che non era sicuro di voler prendere parte a un film che in qualche modo esaltava l'industra della pornografia. Burt Reynolds, che temeva anche di deludere i suoi vecchi fan e di "sporcare" la sua eredità come attore drammatico, litigò anche con il regista, chiedendogli di smetterla di chiedergli di far parte della sua pellicola, dato che non era interessato. Invece di offendersi, Anderson affrontò Reynolds dicendogli che se avesse mantenuto quello stesso atteggiamento anche davanti alla macchina da presa avrebbe senza dubbio ottenuto una nomination ai premi Oscar.

Alla fine Reynolds accettò di prendere parte a Boogie Nights - L'altra Hollywood spinto dal suo agente, che aveva sottolineato quanto tempo fosse passato dall'ultima offerta che Burt Reynolds aveva ricevuto. La previsione di Anderson si mostrò corretta e Reynolds ottenne davvero una nomination agli Oscar come Miglior Attore. Tuttavia l'interprete non rimase affatto soddisfatto della riuscita del film: non solo si rifiutò di partecipare a qualsiasi tour di promozione, ma licenziò anche il suo agente per averlo convinto a fare il film. Come ricorda Indiewire, Burt Reynolds parlò anni dopo del film, dicendo che Boogie Nights "non era il mio genere di film" e che la storia "mi metteva a disagio." Inoltre tra l'attore e il regista non correva di certo buon sangue e Reynolds definì Anderson "un giovane troppo pieno di sé" che gli faceva venire voglia "di colpirlo". Addirittura, secondo IMDB, durante le riprese, Burt Reynolds tirò davvero un pugno a Paul Thomas Anderson, accusandolo di mancargli di rispetto. A raccontare della rissa è John Wildermuth, all'epoca primo assistente alla regia, che disse: "Burt era così frustrato che spinse Paul fuori, verso il retro, e cominciò a urlargli contro, come se fosse stato suo padre. 'Tu, fottuto ragazzino punk, non azzardarti a dirmi cosa fare.

E all'improvviso abbiamo visto dei pugni volare."

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