Cinema

Quando Glenn Close ha rifiutato "Il diavolo veste Prada": il mito torna (oggi) in tv

Un film che non passa mai di moda torna in televione su Canale 5 e in prima serata

Quando Glenn Close ha rifiutato "Il Diavolo veste Prada": il mito torna (oggi) in tv

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Quando Glenn Close ha rifiutato "Il Diavolo veste Prada": il mito torna (oggi) in tv

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Sono passati quasi diciassette anni da quando Il Diavolo veste Prada, film diretto da David Frenkel, è arrivato nelle sale cinematografiche ma il suo successo è più forte che mai. Diventato un cult senza precedenti perché capace di raccontare una storia schietta e sincera sul mondo della moda e su tutto quello che gira attorno all’industria, il film resta il più cercato, il più discusso in rete e il più amato. E il motivo è molto semplice: perché nel cast spicca una meravigliosa Meryl Streep e un’altrettanta fantastica Anne Hathaway – senza dimenticare Stanley Tucci e Emily Blunt –, ma perché Il Diavolo veste Prada è riuscito ad andare ben oltre la mera finzione cinematografica, portando a galla i sogni e le aspirazioni di un’intera generazione. Oggi il film è disponibile in streaming su Disney+ ma, nella serata dell’8 novembre 2023, sarà in prima serata (pronto a macinare altri consensi) su Canale 5. Un grande classico che non passa mai di moda, un po' come avviene con Pretty Woman e Titanic.

La vicenda è ambientata a New York, in quella Grande Mela che splende quasi di vita propria e che vive e sogna come Andrea, l’iconica protagonista del film. La giovane, neo-laureata e in cerca di un impiego in campo giornalistico, si trova a lavorare come assistente personale di Miranda Priestly, direttrice di Runway. Catapultata in mondo che lei non conosce ma a cui ha sempre desiderato di appartenere, Andrea deve scendere a compromessi con se stessa e con la sua vita privata e capire fin dove spingersi pur di raggiungere i propri obbiettivi. Un racconto che miscela dramma e ironia per una storia onesta ma che getta uno sguardo disamorato sul mondo del giornalismo.

Il film ha avuto un successo insperato unendo sia critica che pubblico. A fronte di un budget molto esiguo, pari a 35 milioni di dollari, Il Diavolo veste Prada ne ha incassati più del doppio, arrivando a sfiorare i 326 milioni a livello globale. È stato nominato agli Oscar ma ha vinto un Golden Globe nella categoria di Migliore attrice in una commedia, portata a casa da Meryl Streep. È liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Lauren Weisberger la quale, in tante interviste, ha ammesso che per caratterizzare il personaggio di Miranda si è ispirata a Anna Wintour, direttrice di Vogue. La scrittrice, infatti, per anni ha lavorato in quella rivista. La stessa direttrice del magazine di moda compare in un brevissimo cameo come governante delle gemelle di Miranda Priestly. All’inizio la parte fu affidata a Glen Close che rifiutò il ruolo perché era stanca di recitare in ruolo così "negativi".

Del romanzo è stato scritto anche un sequel, La vendetta veste Prada, ma non si è mai parlato di trasformarlo in un film.

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