Cinema

La decisione (sempre rispettata) di Sean Connery dopo aver interpretato "Entrapment"

Sean Connery è stato un vero e proprio eroe della settima arte, ma a un certo punto della sua carriera ha deciso che non avrebbe interpretato più un certo tipo di personaggio: ecco quale

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Diretto da Jon Amiel e uscito nel 1999 Entrapment è il film d'azione che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Rai Movie. Presentato fuori concorso alla 52° edizione del Festival di Cannes, Entrapment ha rappresentato diversi primati per il suo attore protagonista, Sean Connery.

La trama del film

Robert "Mac" Dougal, interpretato da Sean Connery, è rinomato per essere il ladro di opere d'arte più abile e famoso al mondo. Non sorprende, dunque, che l'uomo diventi il primo sospettato di un crimine, quando da New York sparisce un quadro di Rembrandt davvero molto costoso. A indagare sul futuro è l'agente delle assicurazioni Virginia "Gin" Baker, interpretata da Catherine Zeta Jones, che vuol far luce sul furto, di modo che l'assicurazione non sia costretta a pagare il premio di 24 milioni di dollari. Così Gin decide di presentarsi a Mac come una ladra esperta e capace, con l'intento di rubare un costosissimo manufatto cinese. Mac, però, non si fida delle abilità millantate dalla donna e decide di portarla nella sua magione in Scozia per addestrarla. In questo luogo selvaggio e isolato, però, la verità viene presto a galla e né Mac né Gin sono esattamente chi dicono di essere.

I ruoli da eroe romantico

Stando a quanto si legge su IMDB, per interpretare il ruolo di Mac in Entrapment, Sean Connery ha ottenuto un cachet di duecento milioni di dollari, il più alto mai raggiunto nel corso della sua lunga e prolifica carriera. Bisogna però sottolineare che questo introito è legato anche al fatto che l'ex James Bond ricopriva anche il ruolo di produttore e che proprio grazie alla sua casa di produzione Entrapment è stato realizzato rimanendo sotto i limiti del budget, cosa assai rara in quel di Hollywood. Un risultato ottenuto grazie alla praticità di Sean Connery che, ad esempio, non richiese mai un'automobile con l'autista, ma si limitò a guidare la sua, così come accettò di volare su voli commerciali senza fare uso di voli privati. Tutte scelte, queste, che sembrano suggerire quanto l'attore e produttore fosse legato a questo film, forse perché esso rappresentava la fine di una parte della sua carriera.

Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, Sean Connery decise che Entrapment sarebbe stato l'ultimo film in cui avrebbe interpretato i panni dell'eroe romantico. L'attore, scomparso nel 2020, era famoso soprattutto per aver interpretato uno dei James Bond più convincenti della storia del cinema, ma nel corso della sua carriera aveva prestato volto e fisicità anche ad eroi romantici come il conte Alexis Vronsky nella versione di Anna Karenina del 1961 o Robin Hood nel film Robin e Marian, che risale al 1976. La sua carriera era dunque costellata da eroi romantici, spesso legati a personaggi femminili per i quali sarebbero stati disposti a fare qualsiasi cosa. Nel 1999, quando Entrapment arrivò al cinema, solo un anno dopo il film sentimentale Scherzi del cuore, Sean Connery si accorse probabilmente di essere troppo vecchio per questo genere di ruoli: in effetti, come si legge su Screen Crush, tra lui e Catherine Zeta Jones c'erano trentanove anni di differenza quando girarono il film. Il che ha reso le loro scene romantiche e sentimentali tutt'altro che riuscite. Secondo Leader's Edge, addirittura, il bacio che i due si scambiano nei film è stato votato dai lettori del giornale Film, come il secondo peggior bacio della storia del cinema, battuto solo dalla scena romantica tra Sharon Stone e Joe Pesci in Casinò.

Una decisione definitiva

La sua età anagrafica, le rivoluzioni che stavano avendo a luogo a Hollywood nel mondo delle commedie romantiche, così come le recensioni tutt'altro che entusiaste di Entrapment spinsero l'attore a prendere una decisione definitiva, alla quale si ottenne. Dopo il film con Catherine Zeta Jones, infatti, non vestì mai più i panni dell'eroe romantico, ma solo ruoli incentrati soprattutto sulla costruzione del personaggio, senza alcun interesse sentimentale, come ad esempio in Scoprendo Forrester o in La leggenda degli uomini straordinari, che rappresenta il suo ultimo lavoro cinematografico prima di ritirarsi a vita privata. Il suo ultimo lavoro come attore risale al 2012, quando prestò la propria voce a Sir Bill.

Da allora l'attore si è isolato nella sua villa alle Bahamas, probabilmente a causa dei primi segnali di demenza senile, di cui soffriva.

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